Un noto imprenditore dell'industria dolciaria un giorno disse: "Quando vendo un panettone a un milanese, mi sento come se vendessi un frigorifero a un esquimese". Chissà come deve essersi sentito Andrea Ricci, 'deus ex machina' della Spirit Torino, azienda d'eccellenza nel campo dell'hi-fi, quando cominciò a piazzare le proprie cuffie in Giappone.
I modelli sono svariati, e tutti consultabili sul sito www.spirittorino.com, i prezzi tuttavia non sono alla portata di chiunque: si va dai 950 euro di quattro modelli (Mistral bluetooth, Mistral bluetooth mogano, Mistral Pro blu e Mistral Pro mogano) ai 12 mila euro (si, esatto) della Valkyria Titanium, una cuffia che, promettono gli ingegneri del suono, fa volare. Si tratta di prodotti che devono essere veicolati nella giusta maniera, in altre parole da un'amplificazione adeguata: non ci si può dotare di una Ferrari e montarle pneumatici di un'utilitaria, ovviamente. Però, se poste nelle condizioni di rendere al meglio, le cuffie Spirit Torino mettono l'ascoltatore al centro della musica. In tutti i sensi. I riconoscimenti passano, la qualità resta, soprattutto se artigianale e italiana. Le cuffie Spirit Torino sono lavorate con una meticolosità, un ingegno e un'attenzione che le rendono un 'oggetto' indispensabile anche per chi la musica la lavora o la compone. Basta chiudere gli occhi durante l'ascolto e si ha la sensazione di ritrovarsi in uno studio di registrazione o nel bel mezzo di un concerto. Le Spirit Torino, pur essendo cuffie di alto lignaggio, possono riempire le orecchie di chiunque; svariati modelli offrono una possibilità d'ascolto a per qualsiasi tipo di musica. Dopo averle provate sarà impossibile tornare al modello di prima.
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