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Facebook cede a Ue su dati WhatsApp, sospesa condivisione

Decisione dopo critiche su rispetto privacy

Facebook, sospeso l'uso dei dati WhatsApp per la pubblicità in Ue

Redazione Ansa

NEW YORK - Facebook cede alle pressioni delle autorita' europee. E sospende la condivisione dei dati degli utenti con WhatsApp per motivi pubblicitari in Europa. Una decisione maturata dopo appelli e critiche, accompagnate da indagini avviate in vari paesi del Vecchio Continente, inclusa l'Italia. Facebook ha annunciato nei mesi scorsi un cambio delle politiche per la privacy di WhatsApp, chiedendo agli utenti di accettare la condivisione dei loro dati personali fra le due societa', ammettendo di fatto che dettagli personali e numeri di telefono sarebbero stati usati per inserzioni pubblicitarie mirate e migliorare Facebook.

Agli utenti sono stati concessi 30 giorni per decidere: chi non avesse accettato avrebbe perso l'accesso all'app di messaggistica. La revisione delle politiche sulla privacy ha da subito sollevato polemiche. Le autorita' per la tutela della privacy europee hanno scritto una lettera aperta a Facebook per chiedere la sospensione della condivisione dei dati fino a chiarimenti sulla legalita' del contenzioso. In Italia il garante della privacy prima e l'Antitrust poi hanno aperto accertamenti sulla pratica della condivisione dei dati fra Facebook e WhatsApp. ''Speriamo di continuare il dialogo con le autorita' inglesi e quelle degli altri paesi, e restiamo aperti a collaborare nell'affrontare e rispondere alle loro domanda'' afferma Facebook, confermando con il Financial Times la decisione di sospendere la condivisione.

La Gran Bretagna e' stato il primo paese a ottenere la sospensione della sospetta pratica di Facebook. ''Riteniamo che ai consumatori non siano state offerte abbastanza informazioni su quello che Facebook prevedeva di fare con i loro dati personali, e non riteniamo che WhatsApp abbia ottenuto un consenso valido dagli utenti per condividere le loro informazioni'' affermano le autorita' inglesi. Facebook precisa comunque che i due servizi continueranno a condividere i dati back-end degli utenti per motivi amministrativi, quali il limitare lo spam.

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