"Il futuro delle città non è un tema nuovo ma con la pandemia si è arricchito di elementi importanti, inediti, e in qualche caso addirittura dirompenti" è un tema "strategico" e in modo trasversale si interseca anche con il digitale e l'innovazione, spiega il ministro Vittorio Colao. "La crisi pandemica ci ha spinti a ripensare gli equilibri del passato che pensavamo solidi: quello a cui tutti pensiamo subito è l'equilibrio tra spazio privato e spazio di lavoro ma nel caso dell'Italia anche tra Nord e Sud del Paese, tra le grandi città e i piccoli conglomerati, quelli tra centri e periferie.
"Se ci pensate, la transizione digitale è uno strumento per aiutare le città a rigenerarsi: Anzitutto, ovviamente sul piano sociale, perché offre a tutti pari condizioni di accesso alla rete ad alta velocità, e riducendo i divari tra fasce di residenti; sul piano amministrativo, promuovendo servizi pubblici digitali più inclusivi, trasparenti ed efficienti - pensiamo ad esempio all'impatto che ha avuto su tutti noi poter ricevere il certificato digitale anti-Covid sul nostro telefono.
Ho avuto tanti amici e persone che mi hanno manifestato entusiasmo perché per la prima volta lo Stato raggiunge e offre qualcosa ai cittadini in modo facile e immediato; infine, sul piano della vivibilità degli spazi urbani. Il digitale ci offre la possibilità di lavorare, di studiare da remoto, modificando i nostri spostamenti in modo tra l'altro più sostenibile e quindi il nostro rapporto con i quartieri".
"La città di domani - conclude - è il luogo di incontro di tanti futuri diversi: delle persone che la abiteranno, delle regole che si daranno, il futuro delle opportunità di benessere economico che sapranno creare, e anche delle istituzioni che ne avranno la guida. Io sono convinto che il digitale è una eccellente opportunità che abbiamo per garantire l'incontro, l'integrazione e l'arricchimento reciproco tra questi futuri, a beneficio di tutti".
Costruire la città di domani comporta delle sfide, due quelle che mette a fuoco il ministro Vittorio Colao. "Su queste si concentra il mio lavoro da qui ai prossimi mesi - dice Colao -: la sfida infrastrutturale anzitutto. Entro i prossimi 5 anni vogliamo garantire a tutti il pieno godimento del diritto di connessione, a prescindere dal luogo in cui si abita. Proprio perché i vantaggi di cui parlavo prima non devono essere limitati a pochi". La seconda sfida riguarda la digitalizzazione dei servizi pubblici, che attualmente ci vede al 19/o posto in Europa. "Assieme e quindi non in maniera disgiunta, costituiranno la base per esplicare i benefici digitali a favore di tutti i cittadini. Sono ottimista' Sì. Guardo con ottimismo al futuro. Penso ci siano gli ingredienti giusti per riuscire", ricordando che ci sono le risorse economiche (i fondi del Pnrr).