Da quando Google ha introdotto, per gli utenti dei suoi servizi, l'autenticazione a due fattori per impostazione predefinita, le violazioni degli account si sono dimezzate. La nuova tipologia di accesso, richiesta per usare la personalizzazione sulle app del gruppo, come Gmail, Mappe, il cloud di Drive ma anche YouTube, è stata attivata di default lo scorso ottobre per un primo monte di persone.
La novità è nella verifica dell'utente non solo tramite l'immissione della password personale ma anche attraverso un passaggio ulteriore, come l'inserimento di un codice sms temporaneo ricevuto sul cellulare o una notifica da accettare su uno dei dispositivi usati di solito per le app Google, smartphone o tablet. In questo modo, si rende più difficile l'intromissione di un hacker nel proprio profilo, visto che non basta conoscere nome utente e chiave alfanumerica per rubare i dati. Ad oggi, sono oltre 150 milioni i "nuovi" utenti Google che usano la doppia autenticazione e 2 milioni i creatori di YouTube che hanno abilitato l'ulteriore processo di sicurezza. Per loro, il colosso statunitense ha osservato una diminuzione del 50% delle compromissioni, in tre mesi dal lancio dell'iniziativa.
Sebbene il numero di siti web e app che supporta l'autenticazione a due fattori sia cresciuto nel tempo, l'adozione da parte dei consumatori rimane ancora bassa. Twitter, che ha implementato la doppia verifica nel 2013, ha rivelato nel 2020 che solo il 2,3% degli account attivi l'aveva abilitata mentre su Facebook, il numero sul totale era di circa il 4% a fine 2021.