Il numero uno di Apple, Tim Cook, e' volato a Pechino per incontrare il vicepremier cinese, Ma Kai, e affrontare il caso iCloud. Il servizio di condivisione di contenuti della casa di Cupertino, infatti, e' stato violato da hacker che potrebbero essersi impossessati di username, password e altri dati personali di migliaia di utenti cinesi.
Ma nulla finora e' trapelato sui contenuti del colloquio. Il caso 'iCloud' rischia di alimentare le tensioni tra Washington e Pechino che da tempo si scambiano reciproche accuse di cyberspionaggio. Secondo l'osservatorio online GreatFire.org - sottolinea il Wsj - dietro l'attacco ci sarebbero proprio le autorita' cinesi, che non hanno mai nascosto la loro ostilita' verso i prodotti della casa di Cupertino visti come uno strumento attraverso cui gli americani possono a loro volta fare azione di spionaggio. Anche perche' iPhone e iPad godono di un certo successo soprattutto all'interno dell'elite politica ed imprenditoriale cinese.