(ANSA) - CAGLIARI, 19 MAG - Sono passati 42 anni dalla
nascita del Crs4 in Sardegna, poco meno dall'avvento per primo
internet provider italiano, Video on line nato e cresciuto in
Sardegna da un'idea di Nicola Grauso sino all'avvento di Tiscali
con renato Soru e del primo quotidiano on line (secondo la mondo
sulla rete dopo il Washington Post): l'Unione Sarda. Oggi sono
221 le startup che sono inserite all'interno dei database del
Registro delle Imprese nell'Isola.
Il settore principale di attività riguarda i servizi (il
76,4%). Seguono l'industria e l'artigianato con l'11,3%. E poi
ancora commercio (7,2%) ed agricoltura (3,6%). Scendendo ancora
più nel dettaglio delle attività, nella maggioranza dei casi (80
startup su 221) si parla di produzione software (36,1%). Poi
ricerca e sviluppo (12,2%) e servizi di informazione con il
6,7%.
Nel 28,9% dei casi le startup hanno un numero di dipendenti
compreso tra 0 e 4. Un piccolissimo miglioramento si avverte
nella presenza femminile nelle startup. Se lo scorso anno erano
24 le startup che avevano una prevalenza di donne nel loro team,
oggi sono 32, il 14,4%. Quanto al valore della produzione, il
40,7% rientra in un range che va da 0 a 100mila euro; mentre il
12,6% si inserisce nella fascia tra i 100mila e i 500mila euro.
Solo l'1,3% si colloca tra i 500mila euro e 1 milione di euro.
Tra le raccolte con il maggiore valore spiccano gli 11 milioni
di dollari ottenuti da Entando. La startup di Walter Ambu e Paul
Hinz, che realizza applicazioni web aziendali, ha chiuso un
finanziamento guidato dal fondo United Ventures. Round a sei
zeri anche per Queryo che crea software per il marketing,
guidata da Roberto Pala, è stata acquisita per il 60% da CoMark,
parte della business unit Innovation & Marketing Service di
Tinexta, per la cifra di 8,75 mln. (ANSA).
La Sardegna patria delle start up, una storia lunga 40 anni
Ora sono 221 e aumentano anche gli investimenti, da 20 a 40mln