Airbnb scalda i motori per la quotazione in Borsa. Il colosso degli affitti si appresta a depositare alla Sec, la consob americana, la documentazione per la sua attesa initial public offering, spinando cosi' la strada a un suo sbarco a Wall Street entro al fine dell'anno.
Con l'ipo del colosso degli affitti un altro importante pezzo della sharing economy potrebbe cosi' sbarcare a Wall Street; Airbnb e' stata di recente valutata 18 miliardi di dollari, decisamente meno dei 30 miliardi di tre anni fa. Ma la pandemia ha segnato anche gli affitti bloccando di fatto i viaggi e facendo crollare temporaneamente le prenotazioni. Dalla primavera pero' la situazione sembra essere migliorata piu' delle attese: gli affitti delle case, soprattutto fuori dalle grandi citta', sono tornati a salire. All'8 luglio piu' di un milione di notti per pernottamenti futuri sono stati prenotati nella case Airbnb nel mondo, un livello non visto dal 3 marzo scorso. Fondato nel 2008 il colosso degli affitti si e' ben guardato per anni da una possibile quotazione preferendo concentrarsi sulla crescita. Una scelta che l'ha portata a diventare una della startup di maggior valore con 4,8 miliardi di ricavi nel 2019 Se Airbnb dovesse debuttare a Wall Street nel 2020 lo farebbe in un contesto piu' che favorevole.