FOTO di ALESSANDRO DI MEO
"Sarà un pomeriggio tutto dedicato alla Madonna", ha detto il Papa all'Angelus invitando i fedeli a seguirlo, e tale è stato. Preghiera, con invocazione della "materna protezione" della Madonna, "per noi, per le nostre famiglie, per questa Città, per il mondo intero". Saluti ripetuti con il sindaco Ignazio Marino, con abbraccio e baci sia all'arrivo che nel "baciamano" conclusivo. Tre scambi dibattute con il suo vicario per Roma, il cardinale Agostino Vallini, strette di mano di cardinali - tra cui lo spagnolo Herranz e l'italiano Filoni - e vescovi, - tra cui il sostituto alla Segreteria di Stato, Angelo Becciu - e varie personalità e membri del corpo diplomatico.
Poi oltre venti minuti a salutare i malati in carrozzella e scambiare battute con loro. Dall'incontro sono nate una conversazione in spagnolo con un ragazzo disabile, frasi affettuose con tanti, e in più papa Francesco ha avuto in dono dei disegni da una bimba e una busta del pane, - con dentro la merenda? - da una signora malata. Si è svolto così l'omaggio alla statua della Madonna in piazza di Spagna, tradizione per i papi e appuntamento carissimo ai romani, che anche questa volta sono accorsi a decine di migliaia a vedere papa Francesco, giunto dopo la sosta a Santa Maria Maggiore per la preghiera davanti alla icona di Maria "Salus populi romani".
Si è svolto senza scostarsi dal cerimoniale e senza accenni alla situazione di tensione che vive Roma, nei giorni dell'esplodere della inchiesta "Terra di mezzo", che indaga la mano della mafia sugli appalti, le attività, gli enti cittadini. Non conosciamo il dettaglio di cosa Papa e sindaco si siano detti nelle frasi scambiate cordialmente e abbastanza a lungo, ma Marino ha raccontato ai cronisti: "il Papa mi ha incoraggiato e mi ha detto che pregherà per Roma". La colonna che sostiene la statua, a ricordo del dogma della Immacolata concezione (la nascita di Maria immune dal peccato originale, ndr), è stata adornata di fiori, a cominciare dalla prima corona, posta sulla cima alle 7,30 di questa mattina, da un vigile del fuoco. Anche il Papa ha lasciato un cesto di rose bianche, deposto dai suoi collaboratori ai piedi della colonna. Nella preghiera il Pontefice ha ricordato la necessità di "andare controcorrente", e "la lotta quotidiana che noi dobbiamo compiere contro le minacce del maligno", con la certezza che "su di te il male non ha potere" e che "in questa lotta non siamo soli, non siamo orfani".
Questa mattina invece, prima dell'Angelus, spiegando il senso della festa della Immacolata e della figura della Madonna, papa Francesco ha sottolineato che "l'atteggiamento di Maria di Nazareth ci mostra che l'essere viene prima del fare e che occorre lasciar fare a Dio per essere veramente come Lui ci vuole. Maria - ha rimarcato - è ricettiva, ma non passiva". "E non dimenticatevi, eh, - ha esortato in un successivo passaggio a braccio - la salvezza è gratuita, noi abbiamo ricevuto questa salvezza e dobbiamo ridonarla abbiamo ricevuto il dono e dobbiamo ridonarlo".
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