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Giorno Memoria: Grasso consegna medaglie onore a reduci lager

Redazione Ansa

                                                                                                                                 foto di Maurizio Branbatti

Il capo dello Stato supplente e presidente dello Senato, Pietro Grasso, ha consegnato nell'aula Aldo Moro della Camera sette medaglie d'onore ad altrettanti reduci italiani dei campi di sterminio. Alla consegna delle medaglie, che ha aperto la giornata di commemorazione dei morti per la Shoah, hanno preso parte il presidente della Camera Laura Boldrini e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Graziano Delrio. "E' grazie alla memoria di ieri che possiamo difendere la nostra civiltà dagli atteggiamenti che hanno originato allora, e muovono ancora oggi, la macchina del razzismo, con la sua fabbricazione del nemico e la sua rozza pedagogia di ignoranza e ostilità verso il diverso: di volta in volta, clandestino, omosessuale, ebreo, islamico, nomade". Lo ha detto il presidente supplente della Repubblica, Pietro Grasso, intervenendo a Montecitorio alla cerimonia di commemorazione della Giornata della Memoria.

I sette reduci italiani dei campi di sterminio che hanno ricevuto la medaglia dal Presidente supplente sono: Riccardo Bertelloni, Osvaldo Boni, Michele Cicarella, Donato Falanga, Rosolino Fortini, Lodovico Tedeschi e Antonio Tudino.

Alla commemorazione del 'Giorno della Memoria a cui prende parte anche una folta delegazione studenti provenienti dalle scuole di tutta Italia si svolge nell'Aula di Montecitorio con la proiezione di un breve filmato sui campi di sterminio, con testimonianze degli scampati alla Shoah. Alla cerimonia partecipano anche il presidente dell'Unione delle comunità ebraiche Renzo Gattegna e il ministro dell'Istruzione Stefania Giannini, il ministro del Lavoro Giuliano Poletti.

Grasso ha anche sottolineato che "La memoria va coltivata anche fuori dalle commemorazioni. Deve essere scomoda, dare fastidio per superare la indifferenza. Dobbiamo essere vigili e attivi davanti agli atti numerosi di esclusione, di disumanizzazione dell'altro. Perché è grazie alla memoria di ieri che possiamo difendere la nostra civiltà dagli atteggiamenti che ancora muovono la macchina del razzismo". "Non dobbiamo permettere a nessuna paura e a nessuna minaccia di chiuderci in un angolo, non dobbiamo ascoltare la voce della violenza, che semina terrore per instillare odio, ma dare una risposta ferma, decisa e unitaria, perché la storia non ripeta gli stessi errori", ha proseguito Grasso. "Il ripudio del fascismo e della vergogna delle leggi razziali, la forza del diritto, della libertà e della dignità umana, il rigetto di qualsiasi idea di antisemitismo e negazionismo - ha concluso - sono il fondamento più profondo dell'Italia repubblicana e dell'Europa unita".

Giannini, non ci si rubi sogno democrazia - "Non possiamo farci rubare il sogno della democrazia": lo ha detto rivolgendosi agli studenti seduti sugli scranni della Camera, ricordando le violenze contro gli ebrei registrate a Tolosa, Bruxelles e Parigi, il ministro dell'Istruzione Stefania Giannini. In realtà, ha aggiunto la titolare di Viale Trastevere, "queste persone odiano la libertà che si va affacciando in casa loro, dove ci sono stati musulmani che hanno ucciso altri musulmani".

 

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