Da David Ben Gurion nel 1948 all'uscente Benyamin Netanyahu, sono una dozzina i primi ministri dello Stato di Israele. BEN GURION, fondatore di Israele, è il primo a ricoprire questo incarico. Nato in Polonia emigrò in Palestina. Nel pieno della sua attività politica, tra il suo terzo e quarto governo, si ritirò per due anni in un kibbutz del Negev.
MOSHE SHARETT, anche lui del partito di sinistra Mapai, gli succede dal 1953 al '55. Profondo conoscitore della cultura e della lingua araba ha guidato i negoziati tra il governo britannico, che amministrava la Palestina su mandato della Società delle Nazioni, e l'Agenzia Ebraica. Dal '55 al '63 torna Ben Gurion per un secondo mandato. Poi sulla scena politica arriva il laburista LEVI ESHKOL fino al 1969. Durante la crisi sfociata nella Guerra dei sei giorni del 1967, rinunciò al ministero della Difesa e, formato un governo di unità nazionale, chiese a Moshe Dayan di ricoprire quell'incarico. La successiva vittoria militare contribuì ad accrescere la sua popolarità. Nel 1969 morì mentre ricopriva la carica di primo ministro. Gli succede dal 1969 al '74 GOLDA MEIR, (laburista), prima donna a guidare il governo del suo Paese. Strinse ottimi rapporti con gli Usa, incoraggiò l'immigrazione degli ebrei in Israele e nel 1972 affrontò la crisi del massacro di Monaco.
Dal '74 al '77 è premier YITZHAK RABIN, poi con un secondo mandato dal '92 al '95, terminato con il suo assassinio. Rabin fu insignito del Premio Nobel per la Pace nel 1994. Dal '77 all'83 arriva MENACHEM WOLFOVITCH BEGIN del Likud. Sotto il suo mandato il presidente egiziano Sadat compie una clamorosa visita in Israele. Nel 1978, a Camp David, accetta di riconsegnare il Sinai agli egiziani e firma gli accordi di cooperazione con Sadat. Gli fu conferito il Premio Nobel per la Pace. Poi è la volta di YITZHAK SHAMIR, (Likud), due volte premier dal 1983 al 1984 e dal 1986 al 1992. Dal '96 al '99 arriva sulla scena politica BENYAMIN NETANYAHU, eletto dopo un'ondata di attacchi terroristici contro i civili israeliani. Pose come condizione per ogni progresso nelle trattative di pace che l'Anp rispettasse i suoi obblighi, principalmente al riguardo della lotta al terrorismo. Dal '99 al
2001 Israele è invece guidata dal laburista EHUD BARAK che riprende i negoziati di pace con l'Olp, e poi prende parte al summit di Camp David del 2000. Dal 2001 al 2006 sono gli anni di ARIEL SHARON, che dopo avere lasciato il Likud fonda il nuovo partito Kadima. Sua la decisione di confinare Yasser Arafat a Ramallah. Dopo la sua destituzione per una grave malattia EHUD OLMERT guida Israele dal 2006 al 2009. A fine 2008 avvia le operazioni militari contro Hamas, denominate Operazione Piombo Fuso, da cui conseguirà l'invasione terrestre di Gaza. Infine il ritorno per un secondo mandato di Netanyahu dal 2009 ad oggi.
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