Il ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi, sotto pressione perchè coinvolto anche se non indagato nel caso Grandi opere, è nato a Milano il 3 ottobre 1959, città in cui ancora vive, si è laureato nel 1984 alla Facoltà di Scienze Politiche ad indirizzo economico dell'Università Cattolica del Sacro Cuore, è sposato e ha tre figli.
Il suo impegno politico - come si legge nel sito del governo - inizia negli anni dell’università, durante i quali è fautore della formazione di una cooperativa di servizi per gli studenti di cui diventa amministratore. Nel 1993 si presenta con la Democrazia cristiana alle elezioni comunali di Milano e viene eletto consigliere nell’amministrazione guidata dal sindaco Marco Formentini. Nel 1997 viene rieletto e nominato assessore alla Sviluppo del territorio, all’Edilizia privata e all’Arredo urbano nella giunta del sindaco Gabriele Albertini, responsabilità che mantiene sino al 2001. Sono gli anni in cui matura una competenza nel settore dei lavori pubblici, che proseguirà negli anni della sua attività parlamentare. Dal 1990 è membro di Comunione e Liberazione.
Nel 2001 viene eletto alla Camera dei deputati nelle liste di Forza Italia e per due legislature partecipa ai lavori della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori pubblici dove è capogruppo della delegazione del suo partito. Di questi temi è stato anche responsabile nazionale per Forza Italia.
Nella XVI legislatura (2008-2013) è ancora deputato con il Popolo della libertà e vicepresidente della Camera, incarico al quale viene rieletto il 21 marzo 2013 e che ricopre sino al 28 aprile 2013, giorno della sua nomina a ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti del governo Letta.
Dal 22 febbraio 2014 è ministro delle Infrastrutture e Trasporti del governo Renzi.
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