La foto di Andreas Lubitz davanti al panorama del Golden Gate ha fatto il giro del mondo.
Originario di Montabaur (Renania-Palatinato), 28 anni, di nazionalità tedesca, Lubitz aveva superato brillantemente tutti i test medici e psicologici. Aveva iniziato a volare con la compagnia Lufthansa dal settembre del 2013 e aveva 630 ore di volo. "Non è possibile escludere che casi come questo possano accadere, anche con tutte le misure di sicurezza del mondo", ha detto Carsten Spohr, amministratore delegato di Lufthansa. Lubitz ha iniziato l'addestramento nel 2008 e sei anni fa l'ha interrotto per un periodo piuttosto lungo. Il capitano, invece, aveva più di 6mila ore di volo ed era pilota della Germanwings dal maggio 2014. In precedenza aveva lavorato per la Lufthansa e per Condor.
La vicenda ricorda il film prodotto da Pedro Almodovar, 'Storie Pazzesche'
In 'Storie pazzesche' (titolo originale 'Relatos salvajes') del regista Damian Szifron, fra i tanti episodi narrati il primo è quello dal titolo 'Pasternak', come il cognome del pilota che decide di togliersi la vita facendo cadere il suo aereo. Ma sceglie di portarsi con se', riunendole su un unico tragico e finale volo, tutte le persone che nella vita gli hanno fatto torti. Il prologo del film inizia con due passeggeri dell'aereo che scoprono di conoscere entrambi un uomo di nome Pasternak: la ragazza è la sua ex fidanzata mentre l'uomo è stato un critico che lo aveva stroncato ad un concorso musicale. Da lì tutte le altre persone a bordo scoprono di avere un trascorso, sempre negativo, con quest'uomo, che a un certo punto si rivela essere il pilota ai comandi dell'aereo. A un certo punto Pasternak si chiude nella cabina di pilotaggio, come avrebbe fatto Lubitz, e decide di lanciare l'aereo in picchiata mentre si diffonde il panico a bordo. Il pilota non risponde nemmeno al suo psicologo, uno dei passeggeri, che lo implora bussando alla porta della cabina. L'aereo finisce per schiantarsi sulla casa di riposo che ospita i genitori di Pasternak.
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