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Genova, funerali di Stato per le vittime - FOTODIRETTA

Redazione Ansa

E' l'arcivescovo di Genova, il cardinale Angelo Bagnasco, a celebrare i funerali solenni,oggi, alla presenza delle più alte cariche dello Stato, a partire dal Presidente Sergio Mattarella. "E' una scelta dei familiari ai quali va tutto il rispetto, e che certamente farà pensare chi di dovere", ha detto il cardinale, commentando il fatto che solo 18 bare, meno della metà delle vittime, benedette alla Fiera.

Dal governo il commento del vicepremier Luigi Di Maio: "Non posso biasimare le famiglie che hanno scelto di celebrare i funerali nel proprio comune di appartenenza, anche in dissenso con uno Stato che invece di proteggere i loro figli, ha preferito per anni favorire i poteri forti". C'è amarezza nelle parole del padre cappuccino, padre Mauro Brezzo, che dal 14 agosto non si è mosso dall'ospedale San Martino per portare conforto ai feriti e ai familiari delle vittime: "Sono pochi quelli che aderiscono ai funerali di Stato. Tanti non vogliono fare la passerella, e li capisco. Se invece di spendere i soldi per venire qui li avessero dati a questa povera gente, sarebbe stato meglio".

Don Massimiliano Moretti, parroco di Nostra Signora Assunta e S. Zita a Genova, spiega: "Credo ci sia una fortissima disaffezione verso la politica e questo è un campanello d'allarme forte e chiaro che deve arrivare ai nostri politici. E' necessario che la politica riprenda in mano il governo del Paese, un Paese che soffre, e che si attrezzi a convergere sul bene comune, senza continuare a fare campagna elettorale". Nel napoletano, dove si sono svolti oggi i primi funerali privati, la disaffezione si è trasformata in rabbia e nello striscione: 'Antonio, Matteo, Giovanni e Gerardo... non è stato il fato ma lo Stato!'. "Non si può, non si deve morire per negligenza - ha detto nell'omelia il cardinale Crescenzio Sepe, arcivescovo di Napoli -, per incuria, per irresponsabilità, per superficialità, per burocratismo, per inedia, perché questa è la vera violenza, è la violenza contro la persona, contro l'umanità".

Oggi lutto nazionale e rinuncia agli spot non solo la Rai ma anche Mediaset. Fermo il Porto di Genova ma saranno a lutto anche alcuni monumenti nazionali sui quali, in ricordo della tragedia, stasera si spegneranno le luci, dalla Mole di Torino al Colosseo di Roma.

FOTO DI LUCA ZENNARO

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