(ANSAmed) - TEL AVIV, 29 APR - I Palestinesi continueranno a non
accettare i proventi delle tasse raccolte da Israele a loro
nome. Lo ha ribadito a Ramallah, in Cisgiordania, il presidente
Abu Mazen. "Israele - ha detto Abu Mazen, citato dalla Wafa -
sta cercando con tutti i mezzi di legittimare sconti ai nostri
soldi, ma noi non lo accettiamo. Israele alla fine ci ridarà i
nostri soldi secondo il nostro modo e non nel suo". Mesi fa il
governo del premier Benyamin Netanyahu ha deciso di applicare
una legge votata dalla Knesset, e mai applicata prima, che
congela e trattiene da quelle tasse - raccolte in base al
Trattato di Oslo - gli importi destinati dall'Autorità nazionale
palestinese (Anp) ai detenuti palestinesi nelle carceri dello
stato ebraico e alle famiglie di coloro coinvolti in attacchi a
israeliani. Decisione contestata dai palestinesi che in passato
l'hanno definita "un atto di pirateria inaccettabile". La mossa
di Abu Mazen ha avuto finora forti ripercussioni sul bilancio
statale con ricadute sul pagamento degli stipendi pubblici e dei
servizi. Una situazione che, secondo i media, preoccupa lo
stesso Israele.(ANSA).