Sorridente, senza un filo di trucco e con un tailleur pantalone blu, il neo ministro per la Famiglia e Disabilità Alessandra Locatelli ha giurato nelle mani del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Prende il posto di Lorenzo Fontana e promette che ne porterà avanti i cavalli di battaglia, come la commissione di inchiesta dopo "i fatti tragici di Reggio Emilia".
Non era al Congresso di Verona, il neo ministro in quota Lega, ma ne condivide lo spirito e la difesa della famiglia "come sancito dalla nostra Costituzione, e credo nella famiglia da tutelare per garantire la crescita del tasso di natalità", anche economicamente. Sulle unioni tra persone dello stesso sesso non si esprime ancora, "ne parleremo andando avanti, oggi sono emozionata", dice.
Si definisce "orgogliosa e soddisfatta" dell'incarico che le è stato affidato, e tra le prime cose che metterà sul tavolo c'è quella di "incontrare le persone, le associazioni e le strutture, ma non solo quelle che si occupano di disabili. Contatterò coloro che si occupano di persone fragili che vivono momenti delicati, e chi si occupa di minori. Sarò molto sul territorio, voglio sentire cosa hanno da dirmi gli altri, prima di parlare io".
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