Oltre 15.000 metri quadri di superficie, 81 specialisti impegnati ogni giorno tra architetti, restauratori, geologi, fisici, topografi, ingegneri e operai. Con 55.000 ore e 7 mila giornate di lavori. Così gli ipogei del Colosseo, quel dedalo di corridoi, archi e passaggi dove si preparavano i gloriosi spettacoli dell'anfiteatro Flavio, tornano da domani visitabili al pubblico, grazie al restauro e all'impegno in prima linea del Gruppo Tod's.
"Un lavoro molto complesso-spiega la direttrice del Parco archeologico, Alfonsina Russo - i cui risultati sono ancora in corso di studio", ma che pietra dopo pietra "testimonia tutto ciò che avvenne sotto alla grande arena dell'Anfiteatro, dalla sua inaugurazione nell'80 d.C. fino all'ultimo spettacolo nel 523". Un monumento nel monumento, ora visitabile percorrendo una passerella a serpentina lunga 160 metri, in attesa che quel 'backstage' di 2000 anni fa torni al buio, come al tempo, quando l'area sarà coperta con una nuova pavimentazione dell'arena. "Quello dei Della Valle e del Gruppo Tod's - commenta il il ministro della cultura Dario Franceschini-è un vero atto di mecenatismo e liberalità, ben prima che i vantaggi fiscali dell'Art bonus fossero introdotti".
"Al mio mondo, quello delle imprese, grandi, forti - lancia l'appello Andrea Della Valle, presidente e ad del Gruppo Tod's - dico che non è più il momento di chiedere cosa può fare il Governo per noi, ma cosa possiamo fare noi per gli altri. Non dobbiamo perdere il treno di chi vuole darsi da fare e mettersi a disposizione del proprio Paese". Iniziata nel dicembre 2018, quella degli ipogei è la seconda fase degli interventi previsti nel progetto finanziato da Tod's, dopo i lavori sulle facciate del monumento, e che ora vede l'avvio di un terzo step con la realizzazione del centro accoglienza.
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