Seggi aperti alle 7 in tutta Italia per il voto amministrativo. La fotodiretta dalle città
A NAPOLI - Il sindaco uscente di Napoli, Luigi de Magistris, ha votato insieme con la moglie per le amministrative in città nel seggio della scuola Quarati, quartiere Vomero. Subito dopo de Magistris è partito per la Calabria, dove è candidato alla presidenza della Regione.
A ROMA - In mattinata hanno votato il candidato sindaco del centrodestra Enrico Michetti, la sindaca uscente, Virginia Raggi, il candidato del centrosinistra Roberto Gualtieri e Carlo Calenda candidato di Azione. Nella Capitale ho votato anche la Leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni.
A TORINO - Ha votato al seggio 770, allestito al primo piano del liceo Alfieri, Paolo Damilano. Il candidato sindaco di Torino Bellissima e del centrodestra era accompagnato dai genitori, il papà 95enne Giovanni e la mamma Margherita di 91 anni, e dai figli più grandi, Chiara di 24 anni e Luca, 23 anni tra un mese. Dopo il voto, Damilano trascorrerà la giornata a casa, in famiglia. "Sono molto tranquillo, abbiamo fatto un buon lavoro", si limita a dire il candidato sindaco, che invita i torinesi ad "andare a votare. Dopo la pandemia - sottolinea - dobbiamo dare una prova di democrazia". Al seggio anche il candidato del centrosinistra Stefano Lo Russo e la candidata M5s Valentina Sganga.
A TRIESTE - "Non abbiamo grandi ansie, ma probabilmente andremo al ballottaggio". Lo ha detto Roberto Dipiazza, sindaco uscente e candidato alle amministrative di Trieste per il centrodestra, dopo aver votato nel seggio di Barcola presso la scuola slovena Finzgar in via del Cerreto alle 10.10. "Bisogna vedere l'affluenza, perché con dieci candidati sindaco, che portano via anche pochi voti, accorciano comunque la forbice delle possibilità - ha proseguito - È una questione di matematica". Intanto la giornata del primo cittadino si dividerà tra diversi impegni di vita quotidiana, "tra visite ad alcune mostre e la partecipazione alla partita della Triestina alle 14.30". La candidata sindaca del Movimento 5 Stelle, Alessandra Richetti, si è recata questa mattina alle 10 al seggio nella scuola "Carlo Collodi" di Via San Pasquale per esprimere il suo voto. "Trieste sta vivendo con queste elezioni una scelta molto importante: ci sono tanti bisogni e tante risorse che devono essere utilizzate bene. Con il voto o senza il voto, di fatto si sceglie il futuro", ha sottolineato Richetti in questa occasione.
A MILANO - Alle 11 in punto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha votato alla sezione 512 del seggio del liceo Parini di via Goito. Dopo aver ricevuto le sue schede elettorali, il candidato del centrosinistra è entrato nella cabina numero 2 ed ha espresso i suoi voti. All'uscita dal seggio, il primo cittadino di Milano ha voluto fare un appello al voto ai suoi concittadini: "votare è un diritto e un dovere, cinque anni sono lunghi. È un voto importante. Per cui andiamoci tutti". A chi gli chiedeva se Milano riuscirà a rispondere e a superare la bassa affluenza fatta registrare nel 2016, Sala ha risposto: "Difficile dirlo. Per lo meno lo spero, perché quello per il sindaco è un voto importante per i cinque anni che ci aspettano. Di nuovo, consiglio a tutti di andare a votare". "I candidati sindaci sono quelli che vengono fuori dalle scelte di questo o quel leader di partito, invece che da scelte democratiche, quindi forse la prossima volta bisognerà cambiare sistema". Lo ha detto l'ex premier Silvio Berlusconi parlando di come sono stati scelti i candidati sindaci del centrodestra per le amministrative, a margine del voto al seggio di Milano. Per la campagna elettorale "io ho lavorato da casa, dove richiesto ho fatto telefonate anche ai comizi, credo di avere dato il contributo che potevo dare responsabilmente con molto convincimento", ha concluso. A Milano ha votato anche il candidato del centrodestra Luca bernardo. Bernardo, il quale ha indicato in "libertà e democrazia" le sue parole d'ordine, ha inoltre fatto un appello al voto ai milanesi: "Tutti vadano a votare - ha detto -. È non solo l'augurio, ma la richiesta di tutti noi. Non solo dei candidati, ma della città di Milano perché possa cambiare. È un gesto di libertà, di scegliere chi guiderà la città del futuro, un gesto per dire che Milano c'è, è presente e ha quel coraggio che i cittadini milanesi hanno di scegliere la loro guida".
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