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Papa: oggi non si trova tempo per ascoltarsi

Redazione Ansa

(ANSA) - CITTÀ DEL VATICANO, 08 MAG - E' Gesù "che ci chiama alla comunione con Lui. Ma questa comunione nasce se noi ci apriamo all'ascolto. Se rimaniamo sordi non si può dare questa comunione. Ascolto significa disponibilità, docilità, tempo dedicato al dialogo". Lo ha detto papa Francesco al Regina Caeli. "Oggi siamo travolti dalle parole e dalla fretta di dover sempre dire e fare qualcosa - ha sottolineato -. Abbiamo paura del silenzio. Quanta fatica si fa ad ascoltarsi! Ascoltarsi fino alla fine, lasciare che l'altro si esprima. Ascoltarsi In famiglia, a scuola, al lavoro, persino nella Chiesa! Ma per il Signore anzitutto occorre ascoltare". "Chiediamoci se siamo figli dell'ascolto, se troviamo tempo per la Parola di Dio, se diamo spazio e attenzione ai fratelli e alle sorelle - ha esortato -. Se sappiamo ascoltare, che l'altro si esprima fino alla fine. Chi ascolta gli altri ascolta anche il Signore, e viceversa". Secondo il Pontefice, "se lo ascoltiamo, scopriamo questo, che il Signore ci ama. La via per scoprire l'amore del Signore è ascoltarlo. Allora il rapporto con Lui non sarà più impersonale, freddo o di facciata. Gesù cerca una calda amicizia, una confidenza, un'intimità. Vuole donarci una conoscenza nuova e meravigliosa: quella di saperci sempre amati da Lui e quindi mai lasciati soli a noi stessi". "Soprattutto nelle sofferenze, nelle fatiche, nelle crisi, che sono buio: Lui ci sostiene attraversandole con noi - ha sottolineato Francesco -. E così, proprio nelle situazioni difficili, possiamo scoprire di essere conosciuti e amati dal Signore. Chiediamoci allora: io mi lascio conoscere dal Signore? Gli faccio spazio nella mia vita, gli porto quello che vivo? E, dopo tante volte in cui ho sperimentato la sua vicinanza, la sua compassione, la sua tenerezza, che idea ho di Lui?". Infine, ha aggiunto il Papa, "chi segue Cristo, che cosa fa? Va dove va Lui, sulla stessa strada, nella stessa direzione. Va a cercare chi è perduto (cfr Lc 15,4), si interessa di chi è lontano, prende a cuore la situazione di chi soffre, sa piangere con chi piange, tende la mano al prossimo, se lo carica sulle spalle". "E io? - ha concluso introducendo la preghiera mariana - Mi lascio solo amare da Gesù o passo dall'amarlo all'imitarlo? La Vergine Santa ci aiuti ad ascoltare Cristo, a conoscerlo sempre di più e a seguirlo sulla via del servizio". (ANSA).
   

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