Le fiamme fuori controllo hanno messo in ginocchio Rodi, la quarta isola più grande della Grecia, costringendo migliaia di residenti e turisti ad abbandonare le proprie abitazioni e gli alberghi, nell'ambito di quella che è stata definita dalle autorità come "la più grande operazione di evacuazione mai realizzata" nel Paese. Nella giornata di sabato circa 30.000 persone sono state fatte evacuare: 19mila di queste hanno ricevuto l'ordine come misura precauzionale, mentre 3.000 persone sono state prelevate dalle spiagge dalle navi della Guardia costiera.
L'incendio boschivo divampato sette giorni fa nel centro dell'isola si è esteso velocemente verso sud-est, favorito dai forti venti che hanno fatto raggiungere alle fiamme i 5 metri di altezza, distruggendo molte abitazioni e hotel. "Abbiamo passato la notte a fuggire dal fuoco, ci siamo spostati cercando di anticipare gli ordini di evacuazione. Siamo andati verso sud-ovest per sfuggire alle fiamme, ci hanno accolto in abitazioni e ora siamo in un hotel vicino all'aeroporto.
L'Unità di Crisi e l'ambasciata italiana ad Atene stanno tenendo stretti contatti con le autorità greche e i connazionali presenti sull'isola. La Protezione civile greca ha organizzato centri di accoglienza e raccolta e sta cercando di facilitare i trasporti verso l'aeroporto e i porti disponibili, per consentire gli imbarchi verso ulteriori destinazioni. Gli sfollati sono stati temporaneamente ospitati in alberghi, centri congressi, strutture sportive e scuole, dove sono stati riforniti di cibo, acqua e assistenza medica.
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