(ANSA) - WASHINGTON, 16 GEN - Donald Trump vince la prima
tappa delle primarie repubblicane in Iowa a valanga, in meno di
mezz'ora dall'apertura dei caucus, con poco più del 50% dei voti
e un distacco record di circa 30 punti, oltre il doppio del
primato di Bob Dole nel 1988. Il tycoon ha sfondato in tutte le
aree sociali, a partire dagli evangelici, con l'unica debolezza
delle zone suburbane. Un risultato stupefacente se si pensa che
nel 2016 qui arrivò secondo e che da allora ha seminato caos,
subito due impeachment ed è in attesa di quattro processi
penali, di cui due per aver tentato di sovvertire l'esito del
voto. Nella notte invece è stato un lungo testa a testa tra i
suoi principali sfidanti per il secondo posto, vinto da Ron
DeSantis contro Nikky Haley, contrariamente alle previsioni. Ma
lo scarto è così basso (21,2% a 19%, col 94% dei voti
scrutinati) che non fa una differenza sostanziale, lasciando
aperta la gara su chi tra i due potrà tentare di proporsi come
alternativa a The Donald: nella prossima tappa il 23 gennaio nel
più liberal New Hampshire l'ex ambasciatrice all'Onu è meglio
posizionata. Si ritira invece l'imprenditore tech di origini
indiane Vivek Ramaswamy (quarto col 7,7%), che dà il suo
endorsement all'ex presidente Trump aumentando il suo serbatoio
di voti. "Sono onorato e rinvigorito da questa vittoria", il
primo commento del tycoon su Fox, prima del suo discorso
ufficiale. Iniziato in tono conciliante con l'auspicio di unire
il Paese in modo bipartisan, le congratulazioni a DeSantis-Haley
e le lodi della propria famiglia, compresa la suocera appena
morta. Ma virato subito in attacchi a Joe Biden, "il peggior
presidente della storia Usa" e il regista dei suoi processi
("una interferenza elettorale"). O nella minacciosa promessa di
"sigillare il confine col Messico contro l'invasione di
criminali e terroristi", attuando "un sistema di deportazioni
che non si vede in questo Paese dai tempi di Eisenhower". Biden
ha riconosciuto che dopo l'Iowa Trump "è il favorito per la
nomination repubblicana" e la sua campagna ha avvisato che se
vincerà ci saranno "vili attacchi, bugie infinite e spese
massicce". (ANSA).
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