(ANSA) - ROMA, 19 GEN - Le associazioni, "fra cui Animenta,
l'Unione degli Studenti Universitari e la Rete degli studenti
medi, e tanti professionisti sanitari, oggi manifestano nelle
piazze di 28 città "per chiedere investimenti strutturali e
l'inserimento nei nuovi Lea dei disturbi del comportamento
alimentare come capitolo autonomo. Cittadinanzattiva si unisce
all'appello".
Centoventisei le strutture pubbliche censite nel 2023
dall'Istituto superiore di sanità, delle quali 63 nelle regioni
del Nord, mentre al Centro se ne trovano 23, di cui 8 nel Lazio
e 6 in Umbria, e 40 sono distribuiti tra il Sud e le Isole, tra
cui 12 in Campania e 7 in Sicilia. "Nell'immediato - aggiunge
Mandorino - chiediamo alle Regioni di agevolare la mobilità
sanitaria di chi soffre di disturbi del comportamento alimentare
e non trova risposte sul proprio territorio, in attesa di misure
ed investimenti duraturi per ampliare in tutta Italia il numero
dei centri pubblici e ambulatori specializzati e dotarli del
personale necessario. Per questo chiediamo che il Governo
attuale faccia un passo più avanti con la previsione di
investimenti strutturali e di lunga durata". "Il nostro è un
appello - conclude - perché si faccia tutto il possibile per
venire incontro alle esigenze di cura di tante giovani persone
che oggi combattono con patologie ancora poco conosciute e
purtroppo spesso sottovalutate e stigmatizzate." (ANSA).