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Dall'inferno di Gaza all'abbraccio dell'Italia ai bambini palestinesi

Le drammatiche storie dei feriti reduci della guerra

Redazione Ansa

Sono  partiti dal Cairo per essere accolti in vari ospedali italiani una decina di bambini e ragazzi palestinesi feriti o gravemente malati accompagnati da una quindicina di familiari. L'unità di crisi della Farnesina, insieme al personale sanitario e militare, è venuta a prenderli ieri, li ha incontrati all'Ospedale Italiano della capitale egiziana e questa mattina li ha accompagnati all'aeroporto del Cairo dove sono partiti a bordo di un C130 dell'Aeronautica militare italiana. A seguire l'intera operazione l'ambasciatore d'Italia in Egitto Michele Quaroni.

"Arriveranno a Roma Ciampino e poi a Pisa - ha precisato il diplomatico - da dove verranno trasferiti in vari ospedali, dal Bambino Gesù di Roma al Meyer di Firenze, al Gaslini di Genova, al Rizzoli di Bologna e al Buzzi di Milano". "Il trasporto dall'ospedale all'aeroporto è andato benissimo e ringrazio ancora le autorità egiziane e la Mezzaluna Rossa per l'aiuto prestato" - ha aggiunto Quaroni, riferendo che ad ogni bambino è stato donato un giocattolo per meglio affrontare l'attesa e il viaggio - Sono tutti molto ansiosi di partire e grati al governo italiano che lo ha reso possibile. La priorità adesso è curare i feriti ed accogliere i famigliari", ha detto ancora l'ambasciatore.

I feriti più gravi sono stati trasportati alla zona militare dell'aeroporto del Cairo sulle ambulanze, gli accompagnatori e i meno gravi su piccoli van. Insieme a loro una delegazione dell'Unità di crisi della Farnesina guidata dal responsabile Nicola Minasi, personale sanitario e dell'Aeronautica militare, il personale dell'ambasciata d'Italia al Cairo, giornalisti e operatori dei media italiani.

In Italia sono stati accolti finora 86 tra feriti e malati palestinesi (tra cui 29 minori), 24 con un volo militare effettuato il 19 gennaio scorso (11 minori e 13 accompagnatori) e altri 62 (18 minori e 44 accompagnatori) a bordo della Nave ospedale Vulcano, rientrata pochi giorni fa dal porto di Al Arish, nel Nord Sinai, dove aveva operato per circa due mesi.
Diversi gli enti del terzo settore che hanno dato disponibilità all'accoglienza: tra questi Sant'Egidio, Arci, Federazione Chiese Evangeliche e Caritas. 

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