(ANSA) - ROMA, 26 SET - "Un processo paradossale per una
vicenda di cinquant'anni fa maturata in un contesto storico
diverso, dove ad essere chiamati in causa sono degli ottantenni
che hanno già fatto anni e anni di galera". Così uno degli
avvocati difensori, Davide Steccanella, prima di entrare
nell'aula 35 del palazzo di giustizia di Torino per l'apertura
dell'udienza preliminare, ha definito il procedimento
giudiziario avviato dalla Dda piemontese a carico di quattro ex
brigatisti per la sparatoria del 1975 alla Cascina Spiotta.
Steccanella è il legale di Lauro Azzolini, il quale fu
prosciolto dall'accusa alla fine degli anni Ottanta. I pubblici
ministeri hanno ottenuto la revoca di quella sentenza, il cui
originale però risulta andato distrutto nell'alluvione che colpì
Alessandria nel 1994. "Se raccontassi a un mio collega
all'estero - ha detto Steccanella - che in Italia si può
riprocessare una persona perché lo Stato ha smarrito una
sentenza, e che la stessa persona può essere intercettata prima
dell'autorizzazione di un gip, penserebbe che sono matto".
"Adesso - ha concluso - spero di trovare un giudice che applichi
la legge". (ANSA).