(ANSA) - ALDAIA, 03 NOV - Continua a salire il bilancio delle
vittime delle peggiori inondazioni del secolo sul versante del
Lavante spagnolo: sono 213 i morti, in gran parte - 210 - nei
comuni della cintura sud di Valencia, ai quali si aggiungono 3
donne morte in Castiglia la Mancia e Andalusia, secondo l'ultimo
bilancio del Centro di emergenze della Regione di Valencia. Il
re Felipe VI e il premier Pedro Sanchez visiteranno oggi le zone
colpite, dove sono giunti altri 5.
"Non si stimano 1.900 dispersi. 1900 è il numero di chiamate al
112 di familiari che non hanno notizie dei propri cari, ma in
gran parte questo risponde alla mancanza di comunicazioni", ha
chiarito il ministro dell'Interno, Fernando Grande Marlaska ieri
sera alla Cadena Ser. "Stime del genere ci indurrebbero in
errore e non generano fiducia", ha aggiunto. La priorità dei
militari dell'Unità di emergenza (Ume) e dei servizi di
emergenza è trovare eventuali sopravvissuti e ripristinare
strade e infrastrutture per fare arrivare aiuti alle popolazioni
colpite. Il presidente della Generalitat, Carlos Mazòn, ha
chiesto ieri sera che si uniscano sette ministri del governo
centrale ai lavori del Centro di coordinamento delle emergenze
per la gestione della catastrofe, che resta sotto il suo
mandato, nonostante le incendiate polemiche sui ritardi nel
lanciare l'allarme alle popolazioni dell'arrivo della Dana e nei
successivi soccorsi. La circolazione nelle zone colpite della
provincia di Valencia resta limitata ai mezzi di soccorso, ai
servizi sanitari e di emergenza, ai residenti e a coloro che
assistono persone disabili o dipendenti. A causa dell'allerta
gialla dichiarata per l'avviso di Amet, la società statale di
meteorologia, sul versante di Levante, per piogge torrenziali
previste oggi, la Generalitat ha vietato l'accesso di volontari
ad almeno 11 comuni colpiti dalle alluvioni. (ANSA).