(ANSA) - ROMA, 04 NOV - Un altro "sì" al percorso europeo
della Moldavia: la presidente filo-Ue Maia Sandu si è
aggiudicata un secondo mandato alla guida del Paese battendo con
oltre il 54% dei voti l'ex procuratore sostenuto dai socialisti
filorussi Alexandr Stoianoglo, fermatosi al 45% in un
ballottaggio presidenziale considerato cruciale per il destino
politico della nazione. Un risultato raggiunto dopo un iniziale
testa a testa sul filo del voto che ha visto il candidato pro
Mosca partire in vantaggio nei primi dati parziali, per poi
perdere terreno a favore dell'attuale capo dello Stato, che ha
ottenuto la vittoria grazie soprattutto al voto della capitale
Chisinau e della diaspora tradizionalmente filo occidentale.
Senza azzardare previsioni numeriche, questa volta tutti gli
analisti avevano previsto uno scontro serrato tra i timori di
un'ingerenza russa nonostante le ferme smentite del Cremlino. Al
primo turno dello scorso 20 ottobre, Sandu aveva ottenuto il
42,5% dei voti, ben avanti rispetto al suo rivale di 57 anni,
che aveva raccolto quasi il 26%. Il contendente filorusso
sperava di incassare il sostegno di diversi piccoli candidati
usciti di scena per il secondo turno, cosa che sembra essersi
verificata. In queste due settimane, il campo presidenziale ha
intensificato la sua campagna sui social e nei villaggi per
cercare di contrastare la massiccia compravendita di voti che,
secondo le autorità, ha inquinato i risultati del referendum
vinto per un soffio dai sostenitori del 'sì' all'Ue, con il
50,46%. Prima del voto, la polizia ha denunciato significative
operazioni di disinformazione attraverso l'invio di false email
e minacce di morte: "Un attacco virulento" volto, secondo il
premier Dorin Recean, a "seminare panico e paura". Nonostante
questo la partecipazione al voto è stata maggiore rispetto al
primo turno, sia in Moldavia che all'estero. Le forze
dell'ordine hanno aperto un'inchiesta sulla presunta
organizzazione da parte della Russia di "trasporti organizzati"
con voli e bus per spingere i moldavi residenti sul suo
territorio a votare in Bielorussia, Azerbaigian e Turchia. Dopo
aver votato, Sandu ha invitato alla mobilitazione "contro i
truffatori", riponendo la sua "fiducia" nei suoi concittadini
"che hanno sempre fatto progredire il Paese e lo hanno protetto
dal male". Dall'altra parte, Stoianoglo ha promesso di essere
"il presidente di tutti", negando "di avere rapporti con il
Cremlino" e qualsiasi coinvolgimento "in brogli elettorali".
Senza tuttavia disdegnare l'uso di qualche termine russo da
mescolare alla lingua ufficiale romena nei suoi discorsi. Il
conteggio serrato all'ultimo voto ha dato ragione allo
schieramento filoeuropeo. Ma ha anche evidenziato chiaramente
l'estrema polarizzazione politica del Paese: da una parte, una
capitale prevalentemente favorevole all'integrazione nell'Ue
così come la diaspora. Dall'altra, le aree rurali e due regioni,
la provincia separatista della Transnistria e la Gagauzia
autonoma, fortemente orientate verso la Russia. L'ago della
bilancia è stato affidato ai moldavi all'estero, che hanno
scelto di dare rinnovato vigore al percorso della Moldavia verso
l'Ue. (ANSA).