(ANSA) - BAKU, 20 NOV - L'Italia è 43esima fra i paesi del
mondo per perfomance climatica, secondo la classifica stilata
ogni anno da Germanwatch, Climate Action Network e NewClimate
Institute (per l'Italia ha collaborato Legambiente) e presentata
oggi a Baku alla Cop29. Il nostro paese era già crollato in
classifica lo scorso anno, scendendo al 44esimo posto e perdendo
15 posizioni. Quest'anno pesa il rallentamento della riduzione
delle emissioni climalteranti (38esimo posto della specifica
classifica) e una politica climatica nazionale (55esimo posto)
giudicata "fortemente inadeguata" a fronteggiare l'emergenza
climatica, con un Pniec "poco ambizioso". Nel rapporto
presentato alla Cop29 di Baku si prende in considerazione la
performance climatica di 63 Paesi, più l'Unione europea nel suo
complesso, che insieme rappresentano oltre il 90% delle
emissioni globali. La performance è misurata attraverso il
Climate Change Performance Index (Ccpi), prendendo come
parametro di riferimento gli obiettivi dell'Accordo di Parigi e
gli impegni assunti al 2030. Il Ccpi si basa per il 40% sul
trend delle emissioni, per il 20% sullo sviluppo delle
rinnovabili e dell'efficienza energetica e per il restante 20%
sulla politica climatica. Anche quest'anno le prime tre
posizioni della classifica non sono state attribuite, in quanto
nessuno dei Paesi ha raggiunto la performance necessaria per
fronteggiare l'emergenza climatica. Si conferma in testa alla
classifica con il quarto posto la Danimarca, grazie soprattutto
alla significativa riduzione delle emissioni climalteranti ed
allo sviluppo delle rinnovabili. Seguono l'Olanda (5) ed il
Regno Unito (6), che fanno significativi passi in avanti. Anche
quest'anno, in coda alla classifica troviamo Paesi esportatori e
utilizzatori di combustibili fossili come Emirati Arabi Uniti
(65), Arabia Saudita (66) ed Iran (ultimo al 67esimo posto). La
Cina, maggiore responsabile delle emissioni globali, scende di
quattro posizioni rispetto allo scorso anno, scivolando al
55esimo posto. Gli Stati Uniti, secondo emettitore globale,
rimangono stabili al 57esimo posto. Solo due membri del G20,
Regno Unito (6) ed India (10) sono nella parte alta della
classifica. La maggior parte dei Paesi del G20 si posiziona
nella parte bassa. Sud Corea (63), Russia (64) ed Arabia Saudita
(66) sono i Paesi del G20 con la peggiore performance climatica.
L'Unione europea (17) rimane stabile a centro-classifica, con 16
Paesi nella parte medio-alta: Danimarca, Olanda, Svezia,
Lussemburgo, Estonia, Portogallo, Germania, Lituania, Spagna,
Grecia, Austria, Francia, Irlanda, Slovenia, Romania e Malta.
Performance condizionata anche dalla Germania, maggiore economia
europea, che scende di due posizioni (16). (ANSA).
Leggi l'articolo completo su ANSA.it