Anche dalla Corsica, dove Papa Francesco si è recato oggi, nella sua prima volta sull'isola, ha rivolto un accorato appello per la pace. Bergoglio all'Angelus ha chiesto alla "Madunnuccia", venerata in Corsica, di intercedere per la pace. "Da quest'Isola del Mediterraneo, eleviamo a lei la supplica per la pace: pace per tutte le terre che si affacciano su questo Mare, specialmente per la Terra Santa dove Maria ha dato alla luce Gesù. Pace per la Palestina, per Israele, per il Libano, per la Siria, per tutto il Medio Oriente! Pace per il Myanmar. E la Santa Madre di Dio ottenga la sospirata pace per il popolo ucraino e il popolo russo. Sono fratelli, sono cugini, che si intendano. La guerra è sempre una sconfitta. Pace".
Il viaggio apostolico di un giorno ad Ajaccio è il 47/o dall'inizio del pontificato, l'ultimo del 2024 fuori dall'Italia. E' la terza volta che il Pontefice visita il territorio francese, dopo i viaggi a Strasburgo nel 2014 e a Marsiglia nel settembre del 2023.
Durante il volo verso la Corsica il Papa ha ricevuto l'immagine distrutta di un angelo (senza testa e ali) che si trova nella parrocchia di Picanya (Valencia), la più danneggiata dell'intera diocesi dall'alluvione. A consegnare l'immagine la giornalista spagnola Eva Fernandez di Cope. Il vicario episcopale di Valencia, Jesus Corbi, ha accompagnato l'immagine con una lettera in cui spiega al Papa che gli viene consegnata quella immagine "in memoria di coloro che sono morti in questa alluvione".
Da Ajaccio Francesco ha lanciato un appello ai giovani: "Vorrei incoraggiare i giovani a impegnarsi ancora più attivamente nella vita socio-culturale e politica, con lo slancio degli ideali più sani e la passione per il bene comune"
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