Mentre il sole asciuga a fatica il fango ai bordi delle tende e la polvere comincia di nuovo a mescolarsi con l'aria, gli abitanti 'dell'isola della libertà' riposano all'ombra in attesa dei concerti dei big che si esibiranno stasera, al terzo giorno del Sziget Festival, a Obuda, nel cuore di Budapest che fino al 18 agosto sarà la culla del rock per più di 450mila appassionati giunti in Ungheria da 80 Paesi diversi. Un numero di fan che ha fatto registrare il tutto esaurito, per la prima volta in 22 anni, al più grande raduno rock d'Europa, erede naturale di Woodstock, sull'isola che si bagna nel Danubio.
E dopo essersi svegliata sotto la pioggia, entra oggi nel vivo la rassegna musicale con i concerti di Placebo e Skrillex, dopo il party di apertura che ieri sera è stato anticipato dal rock raffinato ma potente dei Queens of the Stonage, e dall'energia sovversiva degli Ska-P. Ma Sziget non è solo un festival musicale. Perché sull'isola dove tutto è possibile, si può persino vedere qualche 'cittadino' che si aggirarsi in carrozzina tra i viali illuminati da lanterne colorate, alzarsi improvvisamente per farsi immortalare in una enorme scultura di legno che ha la forma di una testa di lupo coi denti aguzzi.
Nessun miracolo ma solo un'altra caratteristica 'dell'isola che c'è', dove ognuno si sente davvero libero di condividere quelle che, fuori dal Sziget, non si esiterebbe a chiamare stranezze. Ma sull'isola la regola è esagerare, tra l'infinita pazienza degli addetti alla sicurezza anche con i fan più scalmanati che scavalcano ripetutamente le transenne sotto il 'main stage'. È qui che si esibiscono gli artisti più blasonati, tra cui Prodigy e Korn. E se sul palco principale lo spazio è per i grandi nomi della scena internazionale, sullo 'Europe stage' c'è una vetrina di lusso per la musica europea.
Leggi l'articolo completo su ANSA.it