Una Charlotte Rampling seducente anche sulla soglia dei 70 e' la protagonista di '45 anni', terzo film in concorso al Festival di Berlino dopo 'Nessuno vuole la notte' di Isabel Coixet e 'Queen of the desert' di Werner Herzog. Il film del regista britannico Andrew Haigh viene presentato stasera nel Palazzo della Berlinale subito dopo quello di Herzog.
A incrinare la loro pacifica routine matrimoniale, accompagnata solo dalla presenza di un cane lupo, e' un evento esterno: la scoperta in un ghiacciaio nelle Alpi svizzere del cadavere di un vecchio amore di lui, Katya, deceduta davanti ai suoi occhi 50 anni prima in un incidente di montagna. Il suo corpo, congelato nei ghiacci, e' rimasto intatto: giovane ma morto, mentre lui e' vivo ma vecchio. La notizia del ritrovamento del corpo del suo vecchio amore sconvolge intimamente Geoff e si insinua come un veleno nella relazione con la moglie. A poco a poco si vede lei passare da un atteggiamento razionale, comprensivo a una insicurezza crescente: anche se i fatti risalgono a prima che loro si conoscessero, gelosia, delusione, dubbi sul suo matrimonio e il marito la assalgono soprattutto dopo avergli strappato la confessione che, se non fosse morta, lui avrebbe sposato l'altra. Attori di straordinaria bravura entrambi, dinamica forse piu' teatrale che cinematografica e una Charlotte Rampling che, anche 40 anni dopo gli esordi, conserva intatto il suo fascino algido e inquieto di una volta.
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