Giorgio Panariello irrompe in sala stampa all'Ariston, ed è subito show. Evocato dal conduttore di Sanremo, Carlo Conti, che lo chiama "fratello" e spiega di averlo invitato perché "ogni ciambellone, per essere perfetto, deve avere un bel buco al centro", Panariello si presenta nel Roof dell'Ariston ed esordisce: "Carlo mi ha chiamato stamattina dicendo: 'Ranieri non può venire, fai un salto te'. Suggerirei di cambiare nome al festival, ormai è il festival di San Carlo. Sono contento di essere qui in un momento così importante della sua carriera, è una bella emozione". Inevitabile il riferimento alla sua conduzione dell'edizione 2006: "Si parla di festival 2.0, ma qui non è cambiato niente. Comunque bisognerebbe cambiare lo slogan: 'Tutti cinguettano Sanremo'. Quando ho fatto io il festival, non dormivo la notte al pensiero di come era andata. Ora lo sai immediatamente. Certo, però - scherza rivolgendosi al conduttore - darmi del buco davanti alla stampa internazionale... Te ne sarò eternamente grato". "Questo festival - conclude Panariello - una cosa l'ha fatta: riuscire e riunire Al Bano e Romina e gli Spandau: fra un poco ce ne andiamo a Bruxelles, a vedere se si può fare qualcosa per mettere d'accordo la Merkel e Tsipras".
FOTO DI CLAUDIO ONORATI
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