(di Marzia Apice) (ANSA) - ROMA, 24 GEN - L'immortale solennità
del Mosè, che sovrasta e affascina con la sua imponenza; la
grazia elegante della Fede e della Carità, e poi la sacralità
della Madonna col Bambino, nello splendore candido e prezioso
del marmo che disegna espressioni, drappi e geometrie imponenti.
E' una rinascita che passa dalla luce quella della celebre Tomba
di Giulio II firmata da Michelangelo e custodita nella basilica
romana di San Pietro in Vincoli, monumento oggetto di un
importante progetto di illuminazione, manutenzione e restauro a
opera della Soprintendenza per il Colosseo e de Il Gioco del
Lotto - Lottomatica.
Oggi l'illuminazione è tornata quella di un tempo, mediante
l'utilizzo di sofisticate tecniche informatiche e di lampade a
led di Viabizzuno che rendono una illuminazione quadro e una
simulazione dell'andamento della luce durante le ore del giorno.
A questo si è unito il lavoro del restauratore Antonio
Forcellino, che ha recuperato i colori del marmo di Carrara
scelto da Michelangelo, lasciando però la patina del tempo.
Frutto di un progetto lungo e complesso, iniziato già con un
grande restauro nel 1999, questa operazione di 'rinascita' è
stata rinnovata nel 2016, in quella che appare dopo 18 anni come
una sorta di 'adozione' del capolavoro michelangiolesco da parte
di Lottomatica, e che testimonia quanto cruciale sia per la
tutela e la valorizzazione dei beni culturali la partnership tra
pubblico e privato. Il restauro non solo è stato infatti
fondamentale per confermare l'autografia di Michelangelo del
Papa Giulio II della Rovere, della Vita attiva e della Vita
contemplativa (allegorie della Carità e Fede), ma ha determinato
anche una scoperta: è stata infatti individuata una fonte
iconografica per la Vita attiva, statua che è la riproduzione di
un affresco della Chiesa di S. Silvestro al Quirinale, firmato
da Antonello da Caravaggio e che raffigura la Maddalena. Segno
tangibile questo del legame tra Michelangelo e il gruppo degli
Spirituali, che all'epoca era impegnato a mediare tra le istanze
della Riforma e la Chiesa di Roma, e che si riuniva proprio a S.
Silvestro. "La collaborazione tra pubblico e privato è
fondamentale per valorizzare il patrimonio", dice all'ANSA il
soprintendente per il Colosseo Francesco Prosperetti, "il Comune
di Roma negli ultimi anni ha fatto molto per attirare mecenati
in città. E come in questo caso i monumenti vengono adottati, in
un progetto che prevede non solo il restauro, ma una cura
pluriennale". "La responsabilità sociale è per noi un valore
concreto", afferma Fabio Cairoli, presidente e ad di Lottomatica
Holding, "per questo nelle nostre attività c'è la valorizzazione
del patrimonio artistico italiano, un impegno fatto sempre con
passione, umiltà e con un approccio di lungo periodo".(ANSA).