(di Anna Lisa Rapana') (ANSA) - WASHINGTON, 19 MAR - Il
leggendario Chuck Berry, padre fondatore del Rock 'N' Roll,
autore di brani decretati dal tempo intramontabili come il
grande classico 'Johnny B. Goode', è morto all'età di 90 anni.
Lo ha comunicato la polizia di St. Charles County, in Missouri,
dove il musicista viveva. La sua storia è la storia dei suoi
grandi successi che infiammavano i jukebox e che hanno dato un
nuovo significato alle classifiche musicali, a partire da
'Maybellene', del 1955, il primo singolo inciso da Chick Berry,
considerato uno dei primi brani rock in assoluto, che rimase al
primo posto delle classifiche di R&B per nove settimane. "Se si
volesse dare un altro nome Rock 'N' Roll lo si potrebbe chiamare
Chuck Berry", sono parole di John Lennon secondo alcuni. E non a
torto, considerato il contributo indelebile che Chuck Berry ha
lasciato per sempre nella storia della musica: con 'Roll Over
Beheetoven' per esempio, brano del 1956 che ad oggi è tra i più
riconoscibili da svariate generazioni, fino al classico dei
classici 'Johnny B. Goode' del 1958. Scrive il New York Times:
"Mentre Elvis Presley era la prima pop star del rock, beniamino
delle adolescenti, Chuck Berry ne era il teorico e genio
concettuale, l'autore che capiva cosa i ragazzi volevano ancor
prima che loro stessi lo sapessero". Le qualita' del genio
musicale. E la sua formula perfetta passava obbligatoriamente
per una chitarra virtuosa, che affondava la sua base nel
country, spiccava il volo con il blues ed echeggiava da ogni
jukebox grazie a versi diretti, brevi, accessibili, diventando
l'inno di una generazione di adolescenti che sarebbe durato per
sempre, grazie a 'Sweet Little Sixteen' o 'You Can't Catch Me'.
Berry fu pero' anche un autore 'impegnato', pur nella sua
levita', che con 'Promised Land', 'Too Much Monkey Business' e
'Brown Eyed Handsome Man' riusciva a lanciare allo stesso tempo
un'ode e la critica all'America, pur senza mai discostarsi dallo
spirito piu' puro del Rock 'N Roll. A consegnarlo
definitivamente alla Storia ha contribuito anche Hollywood:
Michael J Fox che esegue 'Johnny B.Goode' in 'Back to the
Future' del 1985, poi Quentin Tarantino in Pulp Fiction in cui
Vincent Vega (John Travolta) e Mia Wallace (Uma Thurman) ballano
un twist sulle note di 'You Never Can Tell' incisa da Chuck
Berry nel 1964, in una delle scene di ballo piu' famose del
Cinema. (ANSA).