(ANSA) - ROMA, 18 MAG - "Sono cresciuta con Cannes. Il mio
percorso è cominciato qui.
Adoro lo spirito di questo luogo". Parola di Jasmine Trinca
durante la conferenza stampa della giuria del concorso del
festival di cui fa parte con presidente Vincent Lindon,
l'attrice e regista britannica Rebecca Hall, l'attrice indiana
Deepika Padukone, l'attrice svedese Noomi Rapace, il regista
iraniano Asghar Farhadi, il cineasta quello francese Ladj Ly, il
regista americano Jeff Nichols e il regista norvegese Joachim
Trier.
E in una lunga conferenza stampa all'ombra della guerra in
Ucraina si fa spazio anche la polemica che riguarda Farhadi per
il presunto plagio di UN EROE. "Il mio film non è un plagio", ha
ribadito a più riprese e con forza il regista iraniano. "Penso
che la questione sarà senza dubbio chiarita. E mi dispiace che
abbia creato così tanto malessere. Si tratta solo di cattiva
informazione". Questo il retroscena. L'ex studentessa Azadeh
Masihzadeh sostiene che il regista, dopo aver sviluppato il
documentario All Winners, All Losers in un workshop
cinematografico, avrebbe usato la premessa e molti dettagli
specifici della trama come base per UN EROE, che ha debuttato a
Cannes l'anno scorso e ha vinto il Grand Prix. Farhadi ha a sua
volta denunciato l'ex studentessa, accusandola di diffamazione,
ma la corte ha ritenuto in prima istanza "insufficienti" le
prove a sostegno della sua tesi. Tra i molti interventi nel
segno delle difficoltà e delle responsabilità per chi deve
giudicare il cinema, ancora più forti in questi tempi difficili,
molto bello e accorato quello del presidente Vincent Lindon:
"Certo - ha detto l'attore francese - c'è un enorme
responsabilità, ma io voglio essere solo un normale spettatore.
O meglio, un bambino che guarda e vede quello che gli succede
dentro. Che poi un film abbia temi sociali o meno, non è quello
che farà la differenza". (ANSA).