(ANSA) - ROMA, 15 SET - Oggi la musica rap, intesa in tutte
le sue diramazioni, rappresenta uno dei generi di riferimento
del panorama musicale italiano. La svolta è avvenuta in un
momento preciso, nel 2016, quando molti degli artisti che oggi
dominano le classifiche hanno iniziato a muovere i primi passi
quasi in contemporanea.
Nell'oceano dello streaming diventa cruciale riuscire ad essere
riconoscibili e attirare l'attenzione, e quale miglior modo per
farlo se non attravero l'immagine? Gli artisti della new wave
introducono nuovi linguaggi e costumi che plasmano il modo di
fruire la musica, di comunicare e usare i social network. La
nuova generazione si concentra sulla forma, come mai era stato
fatto prima: la Dark Polo Gang ne è stato un esempio lampante,
con il suo slang, il suo modo di vestire e di raccontare la
propria vita sui social. Se il contesto artistico cambia, è
inevitabile che a cambiare sia anche l'arte. È proprio nel 2016
che i producer musicali, come Charlie Charles o Sick Luke,
diventano figure fondamentali. Un tempo relegati al dietro le
quinte, a partire dal 2016 i produttori iniziano ad essere
considerati delle vere e proprie star, fattori decisivi per il
successo di un progetto discografico. L'ultimo tassello di
questa rivoluzione sta nella risposta della vecchia scena alla
ventata d'aria fresca dell'annata 2016. Attraverso la loro
musica, rapper come Gué, Marracash e Fabri Fibra hanno
contribuito a tenere alto il livello dello scambio
intergenerazionale, rispondendo alla sfida delle nuove leve con
album iconici come Santeria, pubblicato proprio nel 2016 da
Marracash e Gué. Insomma: esiste un prima e un dopo il 2016, e
la serie ripercorre i momenti chiave di questo anno di rottura -
che ha cambiato le regole del gioco del rap in Italia -
attraverso il racconto dei suoi protagonisti. "2016: L'ANNO
DELLA TRAP" (4x60) è prodotto da Esse Magazine per Warner Bros.
Discovery. La prima puntata sarà disponibile su discovery+ dal
16 settembre. (ANSA).