di Francesco Gallo
(ANSA) - ROMA, 19 MAR - Un 'cuore selvaggio' capace di
intercettare tutta la gamma delle emozioni umane attraverso
personaggi che hanno una sola mission: fare 'la cosa giusta' e
farla subito. Personaggi antieroi, eterni ripetenti, animati da
una dialettica senza sintesi, capaci così di parlare per ore e
ore del Kahuna Big Burger hawaiano, di passi della bibbia
(Ezechiele 25.
Lo farà davvero? Nessuno lo sa, ma quello che è certo è che
avrebbe già scritto la sceneggiatura del suo prossimo film. Si
tratta di THE MOVIE CRITIC e avrà al centro della storia una
protagonista femminile. Una donna che si muoverà nella Los
Angeles degli anni Settanta e potrebbe essere ispirata a Pauline
Kael, influente critica nota per i suoi scontri con editori e
filmmaker ed ex consulente della casa di distribuzione Paramount
negli anni '70, nonché critica pioniera del movimento
cinematografico della New Hollywood. Una critica che avrebbe
anche ispirato altri registi come Wes Anderson. Nessuno studio
di produzione è ancora ufficialmente coinvolto nel progetto,
anche se alcune trattative, secondo Hollywood Reporter,
dovrebbero partire a breve e in prima linea potrebbe esserci
Sony Pictures, che ha distribuito anche C'ERA UNA VOLTA
HOLLYWOOD. L'anno scorso poi, Tarantino ha pubblicato una
raccolta di saggi ispirati proprio al lavoro di Pauline Kael
intitolato CINEMA SPECULATION. Un libro che, tra l'altro, il 7
aprile presenterà alla Libreria Mondadori Duomo di Milano e
disponibile dal 21 marzo per La nave di Teseo. Inoltre, voci
dicono che Tarantino ha in programma di girare quest'anno una
serie tv in otto episodi che segnerebbe il suo primo lavoro sul
piccolo schermo. Infine, una curiosità: nonostante sia amante di
scene cruente come le teste spaccate dei nazisti in BASTARDI
SENZA GLORIA, sembra che Tarantino sia stato segnato per sempre
dal primo film che ha visto insieme al patrigno, ovvero BAMBI
della Disney: "È un film traumatizzante - ha detto in
un'intervista - , sono dovuto uscire dal cinema. Se avessi
saputo che c'erano incendi, caos, morti, sarei stato preparato,
invece non lo sapevo, c'era una confusione della miseria". E c'è
anche chi gli dà regione come il critico Richard Corliss del
Time che ha inserito BAMBI nella classifica dei migliori horror
della storia del cinema. (ANSA).