(di Mauretta Capuano) (ANSA) - ROMA, 24 GEN - SILVIA
AVALLONE. CUORE NERO (RIZZOLI, PP 359, EURO 20) L'umanità che
resta al di là del male. Silvia Avallone riesce a farcela
sentire nel suo nuovo romanzo Cuore Nero, appena arrivato in
libreria per Rizzoli. È una storia di condanna e salvezza, di
amore fra due anime che hanno vissuto l'inferno da vittima e da
carnefice, raccontata con un linguaggio che scende in profondità
senza perdere leggerezza. Emilia, capelli rossi e lentiggini,
magra come un chiodo, ha commesso l'irreparabile e pagato con
molti anni di carcere e Bruno, trentenne come lei, solitario e
ritirato in se stesso, lo ha invece subito. Il loro punto di
fuga e ripartenza è un borgo disperso, Sassaia, che si rivelerà
l'unico posto dove poter ancora credere nel futuro. "Amo la
letteratura per la sua capacità di raccontare tutto ciò che è
difficile, complesso e scomodo. Uno dei miei romanzi preferiti è
sempre stato Delitto e castigo di Dostoevskij e i miei
personaggi preferiti dei Promessi Sposi sono L'Innominato e Fra
Cristoforo, soprattutto quest'ultimo. Alla soglia dei 40 anni mi
sono sentita abbastanza forte, da un punto di vista di
esperienza umana, per riuscire ad affrontare questo tema"
racconta all'ANSA Avallone. Però, spiega la scrittrice, "conosco
i miei limiti e non è un caso che il male sia stato compiuto e
anche subito durante l'adolescenza che è un luogo del tempo e
dell'anima che ho sempre amato e raccontato". (ANSA).
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