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Angela, Pompei ti da una carezza e poi lo schiaffo

Redazione Ansa

(di Daniela Giammusso) (ANSA) - ROMA, 25 MAG - Lo stupore davanti alla brocca che riemerge, perfettamente intatta come duemila anni fa, con il bronzo diventato lucente azzurrite. La meraviglia degli affreschi con Andromeda e Perseo che ha appena reciso la testa di Medusa. E poi la disperazione di quella mano che riemerge dalla sabbia, ancora in cerca di salvezza, mentre la corrente di lava e lapilli l'ha ormai fatalmente travolta.
    "Pompei è così, ti da una carezza e poi lo schiaffo. È il bellissimo e poi la morte. La nascita e la fine - racconta Alberto Angela - È parlare di 'loro' e parlare di noi". Questa volta, assicura, "ho voluto mostrarla come mai prima". Nasce così Pompei. Le nuove scoperte, speciale Meraviglie prodotto da Rai Cultura in collaborazione con il Parco Archeologico e il Ministero della cultura, in onda lunedì 27 maggio alle 21.25 su Rai1, che non solo svela al pubblico nuovi affascinanti ritrovamenti, alcuni mai mostrarti prima. Ma lo fa con un unico piano sequenza, quella tecnica cara a Maestri del cinema come Robert Altman, in cui la macchina da presa non "stacca" mai e riprende in tempo reale ciò che accade, dall'inizio alla fine.
    Ne è nata una passeggiata lunga due ore e dieci minuti per tre chilometri, in cui sembra davvero di essere accanto ad Angela mentre incontra archeologi, restauratori e il direttore del Parco Gabriel Zuchtriegel in una privatissima visita al sito.
    "Ho 62 anni e qualche anno di tv alle spalle. Ma ancora accetto le sfide", sorride lui raccontando il lavoro con il Centro di produzione Rai di Napoli. "Abbiamo preparato lo speciale passo passo, nessuno poteva sbagliare. Per tre volte saliamo su una gru alta otto metri. La telecamera da lì si sgancia e va sul corpetto dell'operatore. Per due volte saliamo su un veicolo.
    Intorno a me, 14 microfoni e un team di 50 persone che si nasconde per non entrare nell'inquadratura. A Pompei attualmente ci sono 28 cantieri, dei quali 10 di scavo. Ogni volta emergeva qualcosa di nuovo, in diretta. Alcune cose non le abbiamo potute mostrare, vanno ancora studiate. Ma anche io vengo dagli scavi e credo molto nei giovani: mi premeva raccontare il lavoro di questi ragazzi e ragazze che con il freddo, la pioggia, il sole, sono lì a far riemergere la storia e tanta bellezza". "Oggi - conferma Zuchtriegel - abbiamo un'area di scavo grande come mai negli ultimi 60 anni, con 300 persone al lavoro più gli addetti negli uffici. Due terzi di quello che vedrete sono cose inedite ed è una soddisfazione raccontare tutto il lavoro che c'è dietro". Sarà dunque come attraversare l'antica città sommersa dall'eruzione del Vesuvio del 79 d.C vedendo risorgere la vita dal passato, dall'Odeion, il più piccolo dei teatri della città, all'Insula dei Casti Amanti, che aprirà al pubblico solo dal 28 maggio. E poi l'emozione dei disegni di un bambino di duemila anni fa, la Regio IX, uno dei distretti ancora non interamente riportati alla luce, la Casa del Larario e la tecnica dei calchi dei corpi ritrovati ("per me il momento più emozionante", dice Angela). E ancora, la ricchissima Casa di Leda, la Casa degli amorini dorati e la Casa dei Vetti, dove "data l'ora, abbiamo potuto mostrare anche le rappresentazioni erotiche". Lo Speciale va in onda nei giorni delle nuove scosse ai Campi Flegrei. "Il Vesuvio al tempo era solo un monte ricoperto di boschi - dice Angela - Nessuno sapeva di essere di fronte a un vulcano, ne' aveva i mezzi tecnico-scientifici. Noi invece si e io mi fido molto dei vulcanologi". "Alberto Angela incarna i valori del servizio pubblico ma poi ha la caratteristica di sfidare sempre se stesso - commenta la direttrice di Rai Cultura ed Educational Silvia Calandrelli - Ha realizzato un lavoro straordinario, e stiamo già lavorando per l'internazionalizzazione dello Speciale". (ANSA).
   

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