(ANSA) - ROMA, 03 GIU - Poteva sembrare difficile, forse
anche impossibile, ma loro, The Kolors, l'hanno fatto di nuovo.
Con Karma, il brano uscito un mese fa, sono di nuovo in vetta
alle classifiche radio da due settimane.
Karma si distacca dal mondo della cassa in 4, della disco dance
anni '70-'80. Anche se poi, a monte, consideriamo tormentone un
gran bel complimento. La hit che avrei voluto scrivere? Senza
dubbio Imagine di John Lennon, e chi ne cita un'altra, mente".
Posto che non esiste la ricetta per azzeccare il brano di
successo, esiste almeno un ingrediente da non dimenticare?
"Qualsiasi sequenza di note e parole può diventare un
tormentone. Quando non succede è perché non si è completamente
sinceri. E la sincerità sta soprattutto nel suono". Per questo,
forse, riscuotono un enorme successo anche tra i più piccoli, "o
forse perché sono diventato papà e scrivo melodie più semplici,
che in qualche modo ricordano le filastrocche. Secondo me, anche
la trap nelle melodie è molto filastroccosa, motivo per il quale
piace molto ai più giovani". Tra i fan più accaniti la figlia di
Stash, Grace, tre anni e un orecchio musicale da far invidia.
"Ci sente provare in studio e capita che le canzoni che lei
comincia a cantare sono quelle che poi noi scegliamo come
singoli. Italodisco è stata la prima canzone che ha imparato a
memoria dopo Baby Shark. Adesso ne sta già cantando un'altra che
non è ancora fuori". Ma che probabilmente sarà inclusa nel
prossimo album dei The Kolors. "Ci stiamo lavorando, nei
prossimi mesi speriamo di chiuderlo". In mezzo però, un tour che
parte dall'Italia ("da Roma il 26 giugno, dove abbiamo fatto il
nostro primo concerto dove la gente pagava per vedere proprio
noi"), per spostarsi poi per la prima volta in Europa, tra
Germania, Svizzera, Polonia, Lituania, Estonia e Lettonia.
Reduci dall'esperienza sanremese, la seconda, al momento non
pensano di fare il tris. "È la canzone che comanda. E per ora
non c'è. Però i nostri due festival sono stati molto diversi tra
loro: nel 2018 con Baglioni c'era la gara, con Amadeus c'è stato
uno switch. La gara c'è, ma tutti possono vincere a modo loro.
La nostra vittoria era il primo posto in radio, ed è successo.
Per Geolier è stato un'altra, così come per Rose Villain: ognuno
ha avuto la sua fetta di torta e vinciamo tutti. Sanremo è come
i Mondiali di calcio: divide, ognuno con il suo cantante
preferito, ma insieme". (ANSA).