(di Paolo Biamonte) (ANSA) - ROMA, 13 GIU - Gianna Nannini
domani festeggia i suoi 70 anni in una condizione così
spumeggiante da far pensare che, come insegna Mick Jagger, il
rock può essere pericoloso ma può anche allungare la vita.
Gianna è l'artista che ha fissato i canoni contemporanei del
rock al femminile in Italia, sfidando convenzioni e luoghi
comuni ma soprattutto diventando una delle poche artiste della
sua generazione ad avere una carriera internazionale perché non
si è limitata ad adottare gli stilemi di genere ma ha saputo
conciliare le regole del rock internazionale con una vena
melodica che è un'eredità del melodramma. Ora, dopo
cinquant'anni di carriera, celebra un compleanno che potrebbe
anche essere gravoso con un nuovo album, "Sei nell'anima",
uscito in marzo che l'ha riportata alle sonorità americane dei
suoi primi dischi, una nuova edizione dell'autobiografia "Sei
nell'anima (Cazzi miei)", il biopic sugli inizi della sua
carriera, manco a dirlo intitolato "Sei nell'anima", diretto da
Cinzia TH Torrini e coprodotto dall'artista senese, proposto da
Netflix con la talentuosa Letizia Toni nel ruolo di Gianna e un
tour europeo che prenderà il via il 22 novembre da Jesolo per
proseguire in diverse città europee e italiane. Insomma quella
che sembra diventata la soglia pensionabile per chi comincia a
lavorare ora, per lei è un momento di grazia. Gianna non è tipo
da bilanci, ma se guarda a quello che ha fatto di cose da
raccontare a sua figlia Penelope ne ha a sufficienza per
riempire qualche volume. Dagli esordi con i Flora, Fauna e
Cemento a oggi la Nannini è entrata a far parte di quegli
artisti che sono qualcosa di più di semplici "cantanti o
cantautori" perché fanno parte dell'immaginario collettivo del
Paese, nel suo caso non solo del nostro perché, per esempio, in
Germania, che è un capitolo fondamentale della sua carriera,
"Gianna" è da tempo sinonimo di individualità femminile. In
fondo sta anche qui l'energia potente e inimitabile della musica
e in particolare della canzone: diventare storia collettiva,
regalando immagini ed emozioni in cui tutti noi possiamo
identificarci e al tempo stesso catturando la nostra emotività
attraverso melodie indimenticabili. E di queste canzoni la
Nannini ne ha scritte tante e quando un artista ha in repertorio
venti e più titoli così vuol dire che, a modo suo, ha fatto la
storia. Nel suo caso poi c'è un dato ulteriore: Gianna si è
imposta ed è diventata un'icona di libertà femminile nell'Italia
degli anni '70, quando i diritti delle donne erano ancora un
tabù in un ambiente, l'industria musicale, notoriamente
maschilista se non addirittura misogino: se oggi le donne nel
rock non sono più un'eccezione, il merito è anche suo. E anche
prendere una laurea in Filosofia, con il massimo dei voti, a
quarant'anni, avere una figlia a oltre 56 con la fecondazione
assistita, fare coming out e sposare sua moglie Carla, essere
impegnata in battaglie per i diritti civili e per la difesa
dell'ambiente sono tutti messaggi preziosi mandati alle
generazioni più giovani che trovano in Gianna Nannini un
riferimento prezioso e vitale. (ANSA).
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