(ANSA) - ROMA, 30 LUG - Sarà il Grand Hotel di Rimini a
ospitare, dal 31 luglio al 15 settembre, 'Ugo di noi. 100+2 anni
di Tognazzi in mostra', grande esposizione monografica dedicata
all'attore a oltre cent'anni dalla nascita. Organizzata
nell'ambito della quinta edizione della Terrazza della Dolce
Vita, i salotti di Simona Ventura e Giovanni Terzi, porta a
Rimini fotografie, cimeli, contributi audiovisivi e contenuti
inediti per un percorso diviso in aree tematiche, dagli esordi
al successo, indagando il "Tognazzi pensiero" e svelando
l'identità di uno degli attori più eclettici e anticonformisti
di tutti i tempi. L'esposizione - curata da Marco Dionisi
Carducci con la supervisione di Ricky Tognazzi, presente alla
preview di mercoledì (ore 18) - sarà visitabile gratuitamente
nella hall e negli spazi comuni della Residenza Parco Fellini,
adiacente al Grand Hotel, ogni giorno dalle 10 alle 21. Il
percorso è diviso in aree tematiche, dagli esordi teatrali
all'esperienza da regista, passando per i 150 film da attore,
senza dimenticare le passioni più grandi: il calcio e la cucina.
Filo conduttore è il "Tognazzi pensiero": la poetica di un
autore che ha trovato nutrimento nei rapporti umani, nella
satira, nei piaceri della vita, nella denuncia di modelli
sociali, economici e sessuali feroci che lo hanno reso artista
coraggioso e controcorrente. Il progetto, che si avvale della
collaborazione archivistica del Centro Sperimentale di
Cinematografia e dell'Istituto Luce, si snoda attraverso foto,
testi, audiovisivi, interviste, aree multimediali ed emozionali,
locandine, sceneggiature, diari e oggetti personali, premi
(materiale personale inedito e d'archivio). Durante la visita il
pubblico sarà accompagnato dalla voce dell'attore con la
selezione di alcuni estratti cinematografici, monologhi e gag
entrate nell'immaginario collettivo. Tognazzi ha spaziato nel
mondo cinematografico e teatrale a tutto campo. Dal
palcoscenico, suo primo amore, alla gavetta cinematografica
degli anni Cinquanta, fino al successo nella commedia italiana.
La mostra intende evidenziare, passo dopo passo, questa lunga
cavalcata professionale, contestualizzando nel racconto il
pensiero di un autore mai banale e spesso in controtendenza
rispetto alla cultura e al costume dell'Italia. (ANSA).