(ANSA) - ROMA, 12 GEN - Tredici anni della latitanza di
Matteo Messina Denaro raccontati da lui stesso, in due quaderni
rilegati e abbelliti con foto di riproduzioni di quadri di
Vincent Van Gogh, destinati a 'parlare' a distanza con la figlia
Lorenza Alagna, che quel padre capomafia criminale non ha mai
voluto incontrare, se non quando la sua fine, era ormai
imminente, in carcere, dopo la cattura. Il viaggio nelle
'memorie' di Matteo Messina Denaro - come anticipato da La
Repubblica - è raccontato dal giornalista Lirio Abbate, già
direttore de L'Espresso ed editorialista di Repubblica, in un
libro che esce il 21 gennaio per Rizzoli, e che scandaglia gli
anni dal 2003 al 2016 della vita del capomafia che ha raccolto i
suoi pensieri intimi, spesso con riferimento ai suoi rapporti
con le donne, corredandoli anche di sue fotografie.
Parole, segreti e omissioni di Matteo Messina Denaro'. E' lo
stesso autore a segnalare il tono manipolatorio di queste
'memorie' destinate alla figlia che per 27 anni si è sempre
rifiutata di incontrare il padre 'padrino' e narcisista. "Solo
io potevo dirle la verità sulla mia vita, nuda e cruda quale è
stata, perchè solo io conosco la mia vita, e non gli altri che
hanno sempre abusato di parlare di me, e su di me. Pensavo che
glielo dovevo", scrive Messina Denaro che sarà arrestato a
Palermo il 16 gennaio 2023 e morirà pochi mesi dopo, il 25
settembre 2023 . (ANSA).