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L'Inter vola verso lo scudetto, poker all'Atalanta e +12

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 29 FEB - L'Inter vola verso lo scudetto.
    Nemmeno l'Atalanta riesce a fermare la cavalcata degli uomini di Simone Inzaghi: a San Siro nel recupero della ventunesima giornata finisce con un netto 4-0, grazie alle reti di Darmian, Lautaro, Dimarco e Frattesi. Quattro gol per tre punti che permettono all'Inter di volare a +12 in classifica sulla Juventus, quando mancano dodici giornate alla fine: alla matematica certezza della seconda stella mancano 25 punti per i nerazzurri, ma probabilmente ne serviranno meno. Una macchina da guerra, quella creata da Inzaghi, e i numeri forse nemmeno bastano a descrivere come l'Inter stia ammazzando questo campionato. Undici vittoria di fila in avvio di 2024, quarta partita di fila con quattro gol segnati in Serie A (67 gol segnati in totale, primato tra i top tornei d'Europa) ma anche la diciassettesima in campionato senza incassare reti, con una differenza reti record di +55, oltre ad aver conquistato 69 punti in 26 giornate, mai così tanti nella storia interista dopo 26 turni. Un dominio totale, con Lautaro (al gol numero 24 in campionato, continuando la corsa al record di Higuain e Immobile a quota 36) e compagni che ora iniziano ad intravedere all'orizzonte lo striscione del traguardo. E dire che i bergamaschi di Gasperini hanno fatto tremare e non poco l'Inter, soprattutto in avvio. Perché alla prima occasione l'Atalanta ha colpito, sfruttando una indecisione di Pavard e Asllani grazie a un mancino di De Ketelaere che ha risolto una mischia in area dopo un contatto tra Bastoni e Miranchuk. A frenare la gioia della squadra di Gasperini è stato però il Var, che ha annullato il vantaggio ospite per un tocco di mano dello stesso Miranchuk tra le proteste della panchina. L'Inter fatica a trovare le solite combinazioni, soprattutto per merito del forte pressing bergamasco a tutto campo. Per scombinare così l'idea tattica di Gasperini, i giocatori di Inzaghi iniziano a scambiarsi posizione e non a caso Bastoni per due volte si traveste da rifinitore, prima per Barella (che insacca ma partendo da posizione irregolare) e poi per Lautaro, che calcia alto col destro. I nerazzurri trovano spazi e fiducia, alzando la pressione e i giri del motore. E infatti arriva il gol del vantaggio: Lautaro trova l'imbucata per Mkhtaryan, Carnesecchi salva in uscita ma lascia il pallone perché al limite dell'area e ne approfitta Darmian, che appoggia a porta vuota. Lo stesso Darmian spreca subito dopo la palla del raddoppio, poi Lautaro centra una traversa ma sul finire del primo tempo trova il 2-0 con un mancino secco dal limite. L'episodio che chiude gara arriva a inizio ripresa, quando su un corner di Asllani la palla sembra uscire sul fondo, Dumfries però prosegue e sul suo nuovo cross Hateboer tocca la palla col braccio. Serve una lunghissima revisione (quasi sei minuti) per concedere il calcio di rigore all'Inter: dal dischetto Carnesecchi ipnotizza Lautaro, ma sulla respinta Dimarco insacca il 3-0. Il gol a freddo spegne definitivamente l'Atalanta e il resto della partita si trasforma in poco più di un allenamento per la squadra di Inzaghi, con la ciliegina del gol di testa di Frattesi (che si infortuna al momento della rete, contrattura all'adduttore destro da valutare) per il definitivo 4-0. Il finale corre via tra gli olè dei 71mila di San Siro, che al termine dell'incontro festeggiano al coro di "la capolista se ne va": la seconda stella è sempre più vicina. (ANSA).
   

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