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Tris Lazio all'Ajax, biancocelesti padroni in Europa

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 13 DIC - na settimana perfetta, quella della Lazio, che batte anche l'Ajax per 3-1 per effetto delle reti di Tchaouna, Dele-Bashiru e Pedro trovando la terza vittoria in tre competizioni diverse - dopo il doppio successo contro il Napoli tra Coppa Italia e campionato -, mantiene la testa dell'Europa League conservando l'imbattibilità e vede gli ottavi di finale di Europa League, ormai praticamente una formalità. Turnover di Baroni, che lascia a riposo Zaccagni, Guendouzi, Tavares, Provedel e Gila ma non rinuncia a Castellanos - squalificato per la prossima contro l'Inter in campionato - e Dia che completa il tridente dietro l'argentino con Tchaouna e Pedro. Di contro Farioli schiera quella che è la formazione migliore con Henderson a garantire grinta e muscoli, oltre che leadership in mediana, e Brobbey a cercare di offendere in avanti. Prima del fischio d'inizio lo sguardo va verso l'unico spicchio vuoto dello stadio, quello che sarebbe stato riservato ai tifosi biancocelesti ai quali, però, la sindaca di Amsterdam ha vietato la trasferta; ecco, quindi, che l'Ajax dimostra la propria solidarietà ai supporter laziali non solo non vendendo quei biglietti ai propri tifosi, ma esponendo proprio in quello spazio rimasto vuoto lo striscione "Football without fans is nothing", ovvero "Il calcio senza tifosi è niente". Lo spettacolo dagli spalti si sposta al rettangolo verde con Traorè che cerca subito il sinistro a giro, ma senza trovare lo specchio. Il mancino giusto, però, porta la casacca biancocelete ed è quello di Tchaouna che, servito da Pedro in profondità, si presenta davanti a Pasveer, freddandolo. Il vantaggio laziale accende l'Ajax, la squadra di Farioli va vicino al gol con Brobbey, entrambe le volte di testa, senza però trovare la porta. E così, all'intervallo, la Lazio è avanti. Nella ripresa Baroni decide di cambiare, fuori Dia e Lazzari per Zaccagni e Marusic. Ma bastano due giri di orologio per vedere mutare di nuovo il risultato. Punizione pericolosa da destra, una spizzata di testa trova la deviazione sulla linea di Pellegrini. Sul pallone vagante in area arriva di corsa Traorè, che calcia di sinistro di prima intenzione e manda il pallone sotto la traversa per il pari. I biancocelesti, come fosse successo nulla, riprendono a giocare. E in effetti, bastano 5 minuti per riportare la situazione a quella originale, ossia con la Lazio avanti; il merito è di Dele-Bashiru che sfodera un gran destro parato da Pasveer quando ha già superato la linea. L'orologio dell'arbitro fa il proprio dovere vibrando, e la squadra di Baroni riassapora il dolce gusto dell'essere avanti alla Johan Cruijff Arena. L'occasione per il tris capita a Tchaouna prima e a Castellanos poi, in entrambi i casi però il portiere avversario si supera, dall'altro lato è Rensch a testare i riflessi di Mandas, che dimostra di esserci. Ma a far scorrere i titoli di coda sul match pensa Pedro, che si vede restituire l'assist da Tchaouna al limite, prende la mira e infila il sinistro sotto il sette per il tris biancoceleste che lancia in orbita la Lazio - spaventata solo nel finale da una traversa di Traorè - e le permette di andare, seppur solo con la mente, agli ottavi di finale di un'Europa League che sta diventando, partita dopo partita, sempre più un obiettivo concreto e non solo un sogno. (ANSA).
   

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