''E' stato così per tutto il tempo che era ferma, figuriamoci ora che sta per andarsene''. Non era ancora arrivato il primo traghetto della giornata e Mario, gigliese di razza seduto al bar del porto, l'aveva già previsto: l'assalto dei turisti alla Costa Concordia non sarebbe mancato nell'ultima domenica della nave, da due anni ospite ingombrante dell'isola del Giglio prima di andare a morire a Genova. La tentazione non di una foto, ma forse dell'ultima foto 'vista Concordia' è stata fortissima per centinaia di turisti che sono sbarcati dai traghetti stracolmi. Per altri, solo una coincidenza. O una coincidenza fortemente voluta.
Come è successo a Mary, sudafricana con i parenti bergamaschi che nel suo tour in Italia ha deciso di ritagliarsi una giornata proprio qui. ''Sono venuta apposta e solo per un giorno, è la prima volta ma ci tenevo a esserci - racconta - Per me è un momento storico sia per quello che è successo alle persone morte nel naufragio sia perché molto probabilmente quella nave non la rivedremo più''.
E poi, coincidenza nella coincidenza, se l'addio al Giglio riuscirà sarà merito di un sudafricano come lei, quel Nick Sloane che è il regista delle operazioni fin dal raddrizzamento del relitto. ''Io abito vicino a lui a Johannesburg. Per noi è un eroe nazionale, il suo è un compito importantissimo''. Così immaginando di fargli un "in bocca al lupo", gli manda a dire: ''Nick ti amiamo, hai fatto un gran lavoro e il Sudafrica è tutto con te''. A fare il tifo per il consorzio Titan-Micoperi sono anche tanti italiani. Paolo è venuto in vacanza da Montefiascone (Viterbo) e ne fa una questione di riscatto nazionale: ''Spero che le operazioni riescano, almeno ci rifaremo come italiani! Questa è la mia terza volta al Giglio, sono venuto per vedere la Concordia ancora una volta''.
Per Giovanni, invece, il weekend toscano è 'solo' un regalo di compleanno: ''Me l'hanno regalato e mai avrei immaginato che coincidesse con la partenza della nave. Mi ha impressionato molto vederla dal traghetto, credo che sia giusto che la portino via da qua, la gente ha bisogno di dimenticare''. Qualcun altro, più pratico, pensa all'economia dell'isola: ''Che succederà ora? - si chiede Anna, anche lei turista mordi e fuggi - Secondo me ci sarà un contraccolpo sul turismo, in fondo tanta gente veniva proprio o anche per vedere la nave'', e sorride. Tanta gente, come lei.
Leggi l'articolo completo su ANSA.it