Toscana

Palio Siena: alla contrada della Pantera la seconda prova

Morto cavallo Periclea, abbattuto dopo infortunio

Foto d'archivio

Redazione Ansa

E' stata la contrada della Pantera a vincere la seconda prova del Palio di Siena del 2 luglio, dedicato alla Madonna di Provenzano. Attimi di concitazione alla 'mossa', con una partenza annullata da parte del mossiere, Bartolo Ambrosione, e una chiamata fuori dai canapi per il mancato allineamento delle contrade. Al terzo tentativo di allineamento, al momento dell'ingresso della Torre dalla rincorsa, buono spunto in partenza di Leocorno, Oca e Pantera. Il Leocorno è stato in testa per tutto il primo dei tre giri di Piazza del Campo: all'inizio del secondo, è arrivato il sorpasso della Pantera che poi ha condotto fino alla fine. Tutte confermate le accoppiate cavallo-fantino: nella Torre, sul cavallo Morosita Prima, c'è Andrea Mari detto Brio; nella Pantera, su Quintiliano, Jonatan Bartoletti detto Scompiglio; nel Leocorno, su Mississippi, Elias Mannucci; nel Valdimontone, su Porto Alabe, Massimo Columbu detto Veleno II; nella Civetta, su Roba e Macos, Valter Pusceddu detto Bighino; nell'Onda, su Osama Bin, Alberto Ricceri detto Salasso; nella Tartuca, su Mocambo, Carlo Sanna detto Brigante; nella Selva, su Quit Gold, Luigi Bruschelli detto Trecciolino; nell'Oca, su Oppio, Francesco Caria detto Tremeno, e nel Nicchio, su Occolè, Giovanni Atzeni detto Tittia. Questa sera alle 19.45 si corre la terza prova. Alla 'mossa' la disposizione sarà quella dell'ordine di assegnazione dei cavalli alle contrade al momento della tratta e quindi: Leocorno, Torre, Selva, Nicchio, Pantera, Civetta, Oca, Onda, Valdimontone e Tartuca di rincorsa.

Il cavallo Periclea, una femmina di 7 anni, è stato abbattuto dopo che l'animale si è infortunato in modo serio in piazza del Campo durante una delle 4 batterie della tratta, che precede l'assegnazione dei barberi alle contrade per il Palio di Siena del 2 luglio. L'animale è inciampato negli arti posteriori del cavallo che lo precedeva.
Trasportato alla clinica veterinaria le cure non hanno evitato complicazioni "che non hanno consentito", spiega una nota del Comune, di salvarlo.

Lav chiede 'trasparenza' su morte cavallo - Accesso ai documenti veterinari che hanno convinto i sanitari della clinica del Ceppo a non operare Periclea, il cavallo di 7 anni infortunatosi ieri durante la tratta in Piazza del Campo a Siena e abbattuto qualche ora dopo. A chiederlo è la Lav che in una nota chiede di capire se "la sua uccisione era evitabile". Chi può "escludere che l'animale avrebbe comunque potuto continuare una vita degna di essere vissuta? O si è voluto cancellare con una eutanasia una prova dell'incidente?" domanda l'associazione che chiede di fare "opera di vera trasparenza pubblicando tutti i referti". Nella stessa nota la Lav contesta ancora una volta la partecipazione al Palio di Siena del fantino Jonathan Bartoletti, detto Scompiglio, che corre oggi per la contrada della Pantera, e chiede a sindaco e prefetto di Siena la sua esclusione. Bartoletti: "A seguito della morte di un cavallo al Palio di Asti, nel settembre 2013 è stato squalificato per dieci anni, per aver tenuto un 'comportamento gravemente imprudente, pericoloso ed inadeguato' - si legge nel comunicato -, in quanto 'fiancava e frustava violentemente il cavallo pur essendo il canapo ancora tirato' come hanno scritto nel provvedimento di sospensione il Capitano e il Magistrato del Palio piemontese. Per questi fatti è in corso anche un processo in tribunale nei confronti di Scompiglio" che, un mese fa, "è stato espulso dal mossiere del Palio di Legnano". "Un fantino rifiutato da altre città proprio per i suoi comportamenti, incredibilmente ha trovato 'casa' a Siena. Come mai la città toscana, che fa vanto del suo Palio - conclude la Lav -, ha fatto finta di nulla ed ha accettato che Bartoletti, possa essere schierato tra i partecipanti? La storia del palio di Siena parla da sola, in quanto a numero di cavalli morti accertati, dal 1970 ad oggi, e cioè ben 50. Non si continui a parlare di 'incidenti' quando ormai si tratta di una regola".

 


   

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