Toscana

Rignano il giorno dopo l'interrogatorio del padre di Renzi. Gli amici: "molto dispiaciuti"

Il genitore dell'ex premier: "Indagato, non poss dire nulla". Suo avvocato fara' indagini difensive e sentira' Marroni

Redazione Ansa

"Sono indagato, non posso dire niente",  preferisce replicare con un no comment Tiziano Renzi ai giornalisti dall'interno della sua abitazione a Rignano sull'Arno (Firenze), il giorno dopo l'interrogatorio davanti ai pm di Roma e Napoli. "Come sta?" chiedono i cronisti al di la' della porta a vetri che rimane chiusa. "Mi è venuta anche la tachicardia", dice Tiziano Renzi salutando e allontanandosi dalla porta. Intanto il difensore del padre dell'ex premier ha fatto sapere di aver ricevuto l'incarico di svolgere indagini difensive nel cui ambito ascolterà l'ad di Consip Luigi Marroni.

"Mi dispiace, mi dispiace davvero per tutto quanto sta succedendo". Roberto, da sempre amico di Tiziano Renzi, è uno dei pochi cittadini di Rignano sull'Arno (Firenze) che oggi accetta di parlare con i giornalisti. "Ho incontrato martedì scorso Tiziano, abbiamo parlato di quanto stava avvenendo e mi ha spiegato come aveva conosciuto Carlo Russo con le stesse parole che, secondo quanto hanno riportato in televisione, ha detto ieri ai magistrati che lo hanno interrogato". Anche a Roberto, infatti, il padre dell'ex premier ha spiegato "che lui ha conosciuto questo giovane in un momento di difficoltà, che aveva bisogno di avvicinarsi alla chiesa. Tiziano gli ha fatto conoscere l'esperienza di Medjugorje, lo ha portato anche nella nostra chiesa e poi ha fatto battezzare uno dei suoi figli", conclude Roberto sicuro che la magistratura farà chiarezza di tutto.
   

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