Dopo il tribunale di Ivrea, anche quello di Firenze, ha riconosciuto il collegamento tra l'uso non corretto del telefono cellulare e l'insorgere di una malattia al nervo acustico. Lo ha riferito l'avvocato Paolo Maresca che, con il collega Dario Zangara, ha difeso il lavoratore ammalato.
Il perito nominato dal tribunale e quello scelto dal lavoratore danneggiato hanno confermato, rileva l'avvocato, "l'elevata probabilità di una connessione tra l'uso del telefono cellulare e la malattia insorta", scientificamente definita un neurinoma dell'ottavo nervo cranico. Bisognerà ora attendere 60 giorni per conoscere le motivazioni della sentenza.
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