(ANSA) - FIRENZE, 25 NOV - "Ginone è sempre stato dalla parte
dei più deboli e non avrebbe mai messo la propria immagine a
servizio di uno stato di apartheid come quello di Israele, che
sfrutta, pagando suon di milioni, il Giro d'Italia per rifarsi
l'immagine". E' l'accusa dell'Associazione di Amicizia
Italo-Palestinese, che oggi a Firenze ha dato vita a un corteo
in bicicletta dal centro storico fino al museo 'Gino Bartali' di
Ponte a Ema, per chiedere che il Giro d'Italia 2018 non prenda
il via da Israele.
Italo-palestinesi, non sfruttate Bartali
Pedalata a Firenze contro il via da Israele del Giro 2018