"Mi è capitato di essere esclusa perché ebrea". A raccontarlo è Eden, da poco maggiorenne, che frequenta il quinto anno di un liceo pisano, in viaggio con altri 500 studenti toscani ad Auschwitz con il treno della memoria.
I compagni in questi anni le hanno rinfacciato le sue origini. E sono volate, dice, anche parole pesanti. Qualcuno di loro ha rimpianto che non si fosse ai tempi della Seconda Guerra Mondiale e non ci fossero più i campi di sterminio. Parole che fanno male soprattutto a chi appartiene a una famiglia che negli anni ha patito la deportazione. "Molti sono stati portati nei campi, tanti purtroppo sono morti ma qualcuno fortunatamente è anche sopravvissuto".
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