Le analisi del dna confermerebbero che la paternità del bambino nato nell'autunno 2018 alla 35enne di Prato, accusata di atti sessuali con minore, andrebbe attribuita al 15enne che con la donna avrebbe avuto una relazione. E' quanto si apprende da fonti vicine all'inchiesta.
La professoressa di inglese è arrivata in procura con il marito (che peraltro ha riconosciuto il bambino come proprio), passando da un'entrata secondaria per rilasciare dichiarazioni spontanee sulla vicenda. L'insegnante è stata sentita circa due ore e mezzo e l'interrogatorio è stato secretato.